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Demi Lovato a Milano: “I miei fan sono la mia ispirazione e la mia forza quotidiana”

scritto da Alice Ziveri

E’ diventata un’icona di forza e determinazione negli ultimi mesi. Dopo aver lasciato le luci della ribalta per un anno intero per curare disordini alimentari, autolesionismo e bipolarismo in una clinica specialzzata, Demi Lovato ha ripreso in mano la sua vita e la sua carriera. Ed ha iniziato a condividere la sua storia, portando esempio a migliaia di ragazzi e ragazze con quelle due semplici parole che ha tatuate sui polsi: Stay Strong.
“Stay Strong è un motto che mi sono ripetuta e al quale mi sono sforzata di attenermi nei miei periodi più bui, e quando ero in terapia. Ho deciso di tatuarmelo, e ha catturato l’attenzione di molti dei miei fan. Molti l’hanno fatto diventare il loro motto di vita, un’ispirazione e un modo di darsi forza. Penso che sia bellissimo.”
Siamo abituati a vederla energica e disinvolta sul palco, sicura di sè nelle interviste, totalmente a suo agio in look d’impatto con tacchi-killer, quintali di anelli e labbra rosso fuoco.
Trovarsi di fronte ad una ragazzina timida e tesa come una corda di violino è l’ultima cosa che ci si aspetterebbe – ma è una piacevole sorpresa: dopotutto Demi ha solo 19 anni. E’ l’immagine della freschezza e della giovinezza: minuta, pelle immacolata, capelli raccolti, vestito estivo bianco, smokey eyes e un sorriso candido, smagliante. Quando non trova una risposta si guarda intorno, nervosa, ma mano a mano che la conversazione va avanti si scioglie, e le parole iniziano a fluire con più facilità.

“Ho deciso di parlare di tutto quello che ho passato perchè mi sono resa conto che forse avrebbe potuto essere d’aiuto a qualcuno. E farlo ha dato molta forza anche a me. Superare certi ostacoli non è stato semplice, ma oggi mi sento decisamente più forte”, racconta Demi. Non è stata una scelta all’acqua di rose, ma la consapevolezza del bene che poteva fare l’ha mantenuta determinata: “Molti personaggi famosi decidono di non parlare della propria vita privata, soprattutto non dei loro problemi, ed è totalmente comprensibile. E’ molto difficile mettere a nudo la propria vita di fronte a milioni di persone. Io stessa l’ho provato. Ma alla fine credo che se si ha l’opportunità di aiutare gli altri e sensibilizzare l’attenzione pubblica su determinati problemi, fa più bene che male. Potenzialmente, potrebbe salvare la vita a qualcuno. Ecco perchè ho deciso di parlarne”.
E del bene l’ha fatto, è riuscita ad essere d’esempio per tanti suoi fan con problemi simili o diversi: “Ci sono tanti fan che mi raccontano le loro storie, che mi dicono “ho deciso di farmi aiutare perchè l’hai fatto anche tu”. Loro sono ancora quelli che mi emozionano e mi danno forza, ogni singolo giorno. Mi sento profondamente grata per ciascuno di loro”. Insieme ai fan, è la mamma il punto di riferimento più importante per Demi: “Ha attraversato parecchie difficoltà, e nonostante tutto ha ancora il sorriso sul volto. E’ fantastica”.
E’ stato anche grazie alla madre e ai suoi cari che Demi ha deciso, ad un certo punto, di farsi curare – ed è molto contenta di avere fatto quella scelta: “Mi sono resa conto che non poteva più andare avanti così. Ero al limite, rischiava di diventare davvero pericoloso. Non so se ce l’avrei fatta senza la mia famiglia”.
Con tanta forza di volontà, invece, ha superato un anno di rehab ed oggi è qui, bellissima, con un disco nuovo e dei fan che la supportano con una costanza pazzesca: “La musica è sempre terapeutica per me. La creatività non è mai stressante, non sembra neanche un lavoro. Certo, ci sono i momenti di stanchezza, capitano a tutti… ma finchè ami quello che fai, non diventa mai un peso. Forse è anche per questo che il mio lavoro mi sembra facile: perchè mi diverto”.
Ed in effetti, Unbroken non è un concentrato di tristezza e lacrime, tutt’altro – ci sono tanti pezzi up tempo, su cui scatenarsi e ballare (fra cui la title track, che è anche quella che preferisce portare sul palco) “Sono riuscita a mantenere un buon equilibrio fra pezzi più emotivi e pezzi più divertenti, perchè dopotutto nella mia vita c’è anche tanta gioia. Non volevo che l’album fosse interamente focalizzato su argomenti struggenti e sui problemi che ho attraversato, ho cercato di bilanciarlo fra canzoni ballabili, spensierate, e altre personali. Era qualcosa di cui ero molto consapevole durante l’intero processo di realizzazione del disco, e le decisioni sono state fatte di conseguenza”.
Un’altra cosa per cui Demi si distingue è sicuramente il look: “Sì, mi piace la moda, ma non ho un designer preferito. Penso che potrei definire il mio stile.. boho-chic, credo. Non saprei, in realtà sono una che cambia in continuazione look, scelgo quello in cui mi sento meglio al momento!”
I live sono il suo ambiente naturale: “Prima di salire sul palco a volte mi agito, più che altro se c’è fra il pubblico un ragazzo che mi piace! Ma principalmente sono elettrizzata all’idea di salire e divertirmi, e poi sono sempre curiosa di scoprire che direzione prenderà lo show! Se sarà pazzo e spassoso o se avrà una piega più sentimentale. Ogni volta è diversa, ed è bello scoprirlo”.
Ovviamente quello che tutti si chiedono è se avremo occasione di vederla dal vivo in Italia: “Non so bene quando inizierà il tour, ma sarei contentissima di tornare in Italia! E’ stato bellissimo finora, spero di avere l’opportunità di tornare.”
Nel poco tempo libero che ha, Demi ama rilassarsi e recuperare il sonno perso: “Amo dormire, quando ho tempo! Oppure guardare film con gli amici. Recentemente sono stata a vedere The Hunger Games… lo adoro, sono una grandissima fan! E mi piace tanto il personaggio di Katniss”.
Infine, un consiglio: “Se qualcuno sta subendo del bullismo, dovrebbe parlarne, dirlo. E non soltanto lui, ma anche i suoi amici e chi gli sta intorno. E’ un argomento che mi appassiona molto, perchè io stessa ci sono passata e so quanto può essere difficile… nessuno se lo merita, nessuno dovrebbe provare un sofferenza simile. Per questo voglio impegnarmi in questa battaglia più che posso. “

Fuori dall’hotel dove si è tenuto l’incontro, troviamo un gruppo di “lovatics” che aspettano con pazienza fin dalle prime ore del mattino, e sono venuti da lontano. Hanno un bellissimo cartellone di benvenuto disegnato a mano con i colori dell’Italia. Sperano di riuscire a fare una foto, ma se non dovessero riuscirci hanno già preso il loro pass per la signing session in Piazza Duomo.
Chissà com’è andata a finire? Ci auguriamo che il loro pomeriggio sia stato indimenticabile!