Covid-19: tutte le regole del DPCM in vigore dal 26 ottobre scritto da Alberto Muraro 25 Ottobre 2020 Un nuovo giorno, un nuovo DPCM. Per arginare la seconda ondata di Covid-19, Giuseppe Conte ha annunciato quest’oggi in conferenza stampa un nuovo decreto che sarà valido fino al prossimo 24 novembre. Un decreto che prevede ovviamente nuove restrizioni. Ecco tutti i dettagli del DPCM anti Covid-19 del 26 ottobre Clicca qui per acquistare un set di mascherine! Nello specifico, nel DPCM del 24 ottobre con le nuove misure anti Covid-19 è indicato che: I bar e i ristoranti saranno obbligati a chiudere le serrande alle ore 18. Questa misura riguarda anche la domenica. Questo coprifuoco per i servizi di ristorazione sarà valido fino alle 5 del mattino. Il consumo al tavolo sarà consentito fino ad un massimo di 5 persone. Sarà concessa fino alle ore 24 la ristorazione da asporto. Sarà vietato consumare cibo e bevande per le strade dopo le ore 18. Restano aperti i negozi. Chiudono palestre e piscine, sale bingo e tutti i centri ricreativi. Chiudono anche i parchi di divertimento. Arriviamo ad un tema cruciale. La scuola resta in presenza per le elementari e le medie. La versione definitiva del DPCM conferma la didattica a distanza almeno al 75% alle scuole superiori. Gli istituti di secondo grado dovranno adottare forme flessibili nell’organizzazione delle attività didattiche. Questo per modulare la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni. Eventualmente, le scuole dovranno prevedere turni pomeridiani e, se possibile, prevedendo l’ingresso dopo le ore 9:00. Saranno sospese i viaggi di istruzioni e le gite. Restano aperti i musei. Niente feste: stop dunque ai matrimoni. Convegni e congressi potranno svolgersi solo con modalità a distanza Sospese tutte le competizioni di sport, tranne quelle professionistiche. Queste sono le misure ufficiali anti Covid-19. Oltre a queste troviamo anche alcune raccomandazioni. Alle aziende viene infatti chiesto di fare affidamento il più possibile allo smartworking. Ai cittadini è chiesto di evitare il più possibile gli spostamenti dalla propria città e dalla propria regione, salvo per motivi lavorativi o di salute necessari. Meglio non ricevere persone a casa che non fanno parte del proprio nucleo familiare.