Concorso Casasonica: i vincitori scritto da admin 24 Giugno 2008 I nomi dei vincitori:Cecilia (Portici)Emanuela (Milano)Valentina (Grugliasco) Ognuna riceverà a casa due cd degli artisti della casa disografica Casasonica! I premi in palioCasasonica Label mette in palio per le lettrici di Ginger Generation 6 cd:2 copie dell’album LNRipley degli LNRipley;1 copia dell’album I Livello degli SteelA;1 copia dell’album Cuore di Robertina e Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo;1 copia dell’album B dei Sikitikis;1 copia dell’album Dal fondo dei Petrol. Rispondendo correttamente alle domande del concorso potrai vincere 2 di questi fantastici cd super cool e diventare così un trend setter nel tuo giro di amici.Le risposte corrette alle domande ( in rosa)1. Quale di questi non è un significato della parola Groovea) solcob) divertirsi insiemec) saltare 2. Cos’è l’indie rocka) il rock indianob) il rock idipendentec) il rock tedesco 3. Quali sono le tre divisioni di Casasonica Labela) Ground, Groova e Cosmob) Pop, Punk e Sperimentalec) Indie, Elettronica e House Gli artisti CasasonicaLNRipleyLNRipley è un collettivo che nasce dai linguaggi dei vinili drum and bass, li contamina con influenze diverse e porta dal vivo un set di energia pura, senza l’ausilio di computers o basi ma suonando tutto live, con una missione ben precisa: scatenare il dancefloor per fare ballare anche i sottobicchieri.Premiati come migliore rivelazione indierock al MEI 2007, insieme al Teatro degli Orrori, hanno all’attivo un album registrato (in una settimana, interamente in presa diretta) in Casasonica e un video innovativo (quello di “Red in my Eye”, il loro primo singolo, diretto da Donato Sansone) in nomination come miglior video al PIVI (premio italiano video indipendenti).Il vinile white label con il remix della loro cover di “killing in the name” dei Rage Against The Machine è un piccolo culto nel circuito dei migliori club drum and bass inglesi ed europei, ed è andato sold out in breve tempo.Leggi l’intervista di Ginger Generation agli LNRipleySteelAProvate ad immaginare un gruppo di ragazzi, anzi, un gruppo di bambini, sui dieci/dodici anni, che al termine del concerto degli Africa Unite nella piazza del paese (siamo nei primi anni ’90) mette nello sgabuzzino i giocattoli e, strumenti rudimentali alla mano incomincia a cimentarsi con la musica reggae. Cose così solitamente succedono a diverse latitudini, in molte altre parti del mondo. Da noi quasi mai. Da noi al massimo un bambino guarda la band di punk californiano di turno su Mtv e tutt’al più imbraccia una scopa e rotea gli avambracci immaginando arene di pubblico in delirio.“I Livello” è il loro album di debutto, con la produzione artistica di Madaski e la supervisione discografica di Max Casacci che li ha voluti per il “Groova department” di Casasonica: la sezione dell’etichetta legata ai ritmi, al dub e all’elettronica più groovosa. RobertinaGatto Ciliegia contro il Grande Freddo nasce a Torino nel 1999 come trio di musica prevalentemente strumentale. Sono gli anni del “post rock”, attitudine musicale alla quale il gruppo viene da subito accostato per l’atipico connubio tra rock ed elettronica che ne caratterizza la cifra stilistica, personalizzata però da uno spiccato uso di melodie tradizionalmente italiche. La prima occasione discografica per misurarsi con rivisitazioni di celebri strumentali italiani arriva nel 2002 con “it is”, Ep di cinque brani tra cui due inediti.Poi nel 2004, all’altezza del loro quarto album “L’irrèparable”, i Gatto Ciliegia incontrano Max Casacci che curerà parte della produzione artistica. Il lavoro avviato sulla tradizione melodica italiana prosegue con la cover di “Un anno d’amore” di Nino Ferrer, brano attorno al quale si svilupperà tutto il progetto. Qui, e per la prima volta, viene introdotta una voce: è quella della cantante torinese Roberta Magnetti a cui viene chiesto di interpretare un brano scritto da Nino Ferrer, reso noto in Italia nei primi anni Sessanta da Mina. SikiTikisE’ il 2000.Nei primi anni la ricerca del suono è la priorità e il gruppo passa gran parte del tempo in sala prove. La band inizia a confrontarsi con le colonne sonore italiane degli anni ’60 e ’70 in uno straordinario equilibrio fra devozione e totale irriverenza. Vengono notati dal produttore torinese Max Casacci che da allora inizia a seguire a distanza la band.Diviene intanto più saldo il rapporto con il cinema, i SikitikiS divengono una vera e propria realtà nel campo della rivisitazione delle colonne sonore.Dopo aver esordito nel 2005 con l’album Fuga dal deserto del tiki per l’etichetta discografica Casasonica, segue un anno e mezzo di tour che porta la band in tutta Italia per oltre 80 concerti nei quali la band sviluppa ulteriormente l’attitudine rock e l’amore per il cinema. Esito del lavoro dei Sikitikis è la realizzazione della colonna sonora di “Jimmy Della Collina” per la regia di Enrico Pau (in uscita nelle sala a marzo 2008) Il 2007 è tempo di rientrare in studio. Inizia la realizzazione del secondo disco sotto l’insegna di un suono più maturo ma sempre spigoloso e compatto, più thriller e più sanguigno. PetrolGennaio 2005: Dan Solo e Franz Goria, rispettivamente basso dei Marlene Kuntz e voce dei Fluxus decidono di sviluppare un progetto scuro, scurissimo e incendiario.Scelgono il nome ricordandosi dell’insegna di una compagnia di petroli vista durante un viaggio itinerante nell’est europeo: “Petrol” è perfetto per richiamare la poetica del gruppo e le suggestioni di un suono fluido e denso.Al duo si uniscono qualche mese dopo anche Ale Bavo, tastierista e produttore degli artisti di Casasonica e co-produttore di Subsonica e Valerio Alessio alla batteria. Nel maggio 2006 la formazione è gia negli studi di Casasonica per registrare quattro brani che vengono immediatamente messi a disposizione online, gratuitamente scaricabili dal sito ufficiale del gruppo (www.petrolmusic.it) e riscontrano un notevole interesse da parte della critica e del pubblico della rete.Ora il loro primo album è completo: “Dal fondo” è uscito il 16 marzo.Si ascoltano suoni della strada, si parla di vita vissuta, poi raccontata e messa in musica. www.casasonica.itGuarda il video di "killing in the name of" nella versione degli LNRipley