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Come mi vorrei: il programma di Belen tra bullismo e maschilismo

scritto da Francesca Parravicini

Quando ho visto la pubblicità del nuovo programma di Belen Rodriguez, Come mi vorrei, ho provato una sensazione non del tutto piacevole.
Sapete quel leggero fastidio, assolutamente irrazionale, che si manifesta improvviso con certe persone, canzoni, cose? Ecco, una pura sensazione.
Poi, presa da altre cose, me ne sono dimenticata.
Il programma è tornata nel mio radar quando mi sono vista apparire articoli, post su blog e commenti da twitter che ne commentavano il contenuto, definendolo diseducativo e maschilista.
Ovviamente mi sono fiondata a vederlo. E sono giunta a questa conclusione: Come mi vorrei è un programma diseducativo e maschilista.
Vediamo perché.

Come mi vorre nasce sulla falsa riga dei vari programmi di make-over, in stile Ma Come ti vesti!? e Plain Jane per intenderci, e si propone di aiutare ragazze tra 18 e 26 a migliorare se stesse, il proprio aspetto e a “far sparire la timidezza (già questa accezione perennemente negativa della timidezza mi ha fatto storcere il naso, but whatever)”.
Protagonista della prima puntata è Linda, ventunenne amante dei viaggi, dallo stile punk e dal carattere deciso: vorrebbe conquistare un ragazzo che le sfugge e per questo si è rivolta a Belen.
Ovviamente qual è il motivo per cui Norberto, il ragazzo in questione fugge? Per l’aspetto fisico.

Il look di Linda viene subito catalogato come “eccentrico”, “borderline”, criticato e sviscerato da Belen, perché troppo succinto e aggressivo (stiamo parlando della Belen che è praticamente nuda o mezza nuda ogni due per tre).
Si attacca l’aspetto fisico (Linda ha le “cosce grosse” e quindi deve coprirle) e l’io della ragazza: Belen la accusa di provocare la gente con il suo abbigliamento e le chiede se le interessano i giudizi degli altri.
Ecco, qui mi sono saltati i nervi. Se sei diversa è normale che provochi la gente. E’ normale che ti prendano in giro visto che vai “controcorrente”. Meglio essere tutte piccole Belen. Agghiacciante.
Ma ancora più agghiacciante è la “terapia shock ideata da Belen per far calmare la troppo esuberante Linda: un appuntamento con due ragazzi “perbene” che demoliscono la fanciulla con frasi “ma io le ragazze le preferisco meno intelligenti” e la criticano per la sua intraprendenza e il suo humour.
A questo punto volevo prendere il computer e buttarlo giù dalla finestra.
Purtroppo le altre puntate non sono dissimili. Il messaggio è sempre quello: cambia per piacere di più. Sii seducente.
Questo programma dovrebbe intitolarsi Come gli altri mi vogliono.

Il messaggio che vuole far passare è becero e sessista: sei una ragazza con personalità? Bene, annullala, vestiti come le altre, non essere troppo intraprendente, sii carina e basta. Solo così piacerai agli altri.

Mi ha fatto pensare ai tempi del liceo: mi piaceva vestirmi in maniera eccentrica e spesso venivo prendere in giro.
Guardavo le donne alla televisione e sulle riviste, tutte belle e seducenti allo stesso modo e soffrivo perché non ero come loro, non ero “abbastanza” per piacere.
Una ragazzina fragile, insicura, che guarda questo programma, potrebbe pensare le stesse cose.

Sulle giovani donne vengono esercitate pressioni di ogni tipo e in Italia persiste ancora una mentalità molto retrograda, che ci vuole tutte belle e zitte. Sta a noi abbattere stereotipi e falsi modelli: essere noi stesse, con difetti, diversità e personalità, è la nostra forza più grande.

P.S. : è online una petizione (clicca qui) per far cancellare il programma e ha già raccolto più di 3000 firme:

Cosa ne pensate di Come mi vorrei? E’ un programma diseducativo?

Credit photo: facebook