Clementino a Pompei nel video ufficiale di Ragazzi Fuori scritto da Laura Boni 8 Febbraio 2017 Dopo il debutto sul palco del Festival di Sanremo 2017, Clementino ha pubblicato il video ufficiale di Ragazzi Fuori. Come cornice di questo pezzo, il rapper ha scelto la suggestiva Pompei. La canzone è stata scritta con Marracash ed è la prima estratta dal suo nuovo disco Vulcano. “I ragazzi fuori di cui parlo si ritrovano a vivere in una città tanto ricca quanto complessa dove spesso il nemico numero uno e subdolo, è la noia. La noia di vivere 24 ore al giorno senza un’occupazione o una passione costruttiva porta a fare molte stupidaggini, tra cui ad esempio l’abuso di sostanze o un intrattenimento fine a se stesso, per tentare di riempire quelle giornate vuote” ha detto Clementino. “Tramite la mia passione per il rap sono riuscito a combattere e vincere quella noia. Ovviamente non riguarda soltanto i ragazzi napoletani, ma tutti i ragazzi e le ragazze che in Italia soffrono troppo, spesso passivamente, di una situazione economica e politica che trovo ormai drammatica”. Guarda il video ufficiale di Ragazzi Fuori di Clementino: Testo: Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori Finalmente stai dormendo E via i pensieri in una stanza e non arriva il vento Ricordo i passi, i calcinacci e tutto in quel momento I primi viaggi da ragazzi e quanto eri contento Non bastano risate qua per stare più sereno Se questa vita ti ha servito pane col veleno Una giornata normale, buttato in un locale Quando tutto sembra uguale, giochi a carte con il male E con due piedi dentro beh ci sono stato anch’io Quando raschiavo il fondo inginocchiato a un falso Dio Tu ca me parl cu l’uocchie e veco a faccia e papà Ferite ngopp ginocchia scugnizzi dint a sta città Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori È passato un altro inverno ragazzi fuori Sotto il cielo e le rovine di palazzi e cori Aspetto il treno delle tre qui dalla ferrovia Mi dici «come stai», ti dico «come vuoi che stia» Tutto si aggiusta via, Ancora attendo, non comprendo questa giusta via Per quanto tosta sia, non stare più in balia È questo schifo che ha rubato tutta l’energia Di questa vita mia Siamo ragazzi soli perdonateci signori Di queste intrusioni, ma quali illusioni Nuovi messaggi, nuove generazioni nell’era delle menzogne e del buio Siamo ragazzi fuori Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori Storie di ragazzi fuori Le mie storie di ragazzi fuori Storie di ragazzi fuori Eravamo noi, dove eravamo noi Storie di ragazzi fuori Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori Vi piace la canzone di Clementino?