Clementino – Ragazzi fuori: gli autori del testo e le recensioni del pezzo in anteprima scritto da Alberto Muraro 6 Febbraio 2017 Clementino torna al Festival di Sanremo 2017, dopo la piacevole Quando sono lontano dello scorso anno, con Ragazzi fuori, una canzone scritta a quattro mano insieme ai colleghi rapper Marracash, Shablo e Zef. LEGGI QUI TUTTE LE ANTICIPAZIONI SULLE CANZONI DI SANREMO 2017! Il pezzo, come da tradizione hip hop, racconta le storie di ragazzi di strada a Napoli, un tema molto caro al rapper campano che spesso sfrutta i temi sociali come spunto per i suoi brani: secondo Rockol si tratta esattamente della canzone che uno si potrebbe aspettare da lui. Come spiegato da Tv Sorri e Canzoni il pezzo “ricorda frammenti di una gioventù ai margini e sottolinea la necessità di stare vicini a chi ha bisogno di aiuto.”. Qui sotto trovate il testo di Ragazzi fuori di Clementino: cosa vi aspettate da questa canzone? Testo Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori Finalmente stai dormendo E via i pensieri in una stanza e non arriva il vento Ricordo i passi, i calcinacci e tutto in quel momento I primi viaggi da ragazzi e quanto eri contento Non bastano risate qua per stare più sereno Se questa vita ti ha servito pane col veleno Una giornata normale, buttato in un locale Quando tutto sembra uguale, giochi a carte con il male E con due piedi dentro beh ci sono stato anch’io Quando raschiavo il fondo inginocchiato a un falso Dio Tu ca me parl cu l’uocchie e veco a faccia e papà Ferite ngopp ginocchia scugnizzi dint a sta città Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori È passato un altro inverno ragazzi fuori Sotto il cielo e le rovine di palazzi e cori Aspetto il treno delle tre qui dalla ferrovia Mi dici «come stai», ti dico «come vuoi che stia» Tutto si aggiusta via, Ancora attendo, non comprendo questa giusta via Per quanto tosta sia, non stare più in balia È questo schifo che ha rubato tutta l’energia Di questa vita mia Siamo ragazzi soli perdonateci signori Di queste intrusioni, ma quali illusioni Nuovi messaggi, nuove generazioni nell’era delle menzogne e del buio Siamo ragazzi fuori Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori Storie di ragazzi fuori Le mie storie di ragazzi fuori Storie di ragazzi fuori Eravamo noi, dove eravamo noi Storie di ragazzi fuori Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori