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Cip e Ciop Agenti Speciali: la recensione del film

scritto da Federica Marcucci
cip e ciop agenti speciali

Debutta oggi su Disney+ Cip e Ciop Agenti Speciali film a tecnica mista con protagonisti i due celebri scoiattoli di casa Disney. Omaggiando la serie omonima degli anni ’90, il film si muove tra un effetto nostalgia che farà sciogliere il cuore ai fan di vecchia data e interessanti riflessioni sul cinema contemporaneo.

Nella versione italiana del film originale, Raoul Bova, Giampaolo Morelli, Francesca Chillemi e Jonis Bascir prestano le proprie voci rispettivamente a Cip e Ciop, Scheggia e Monterey Jack.

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Tra reboot, remake, sequel e spin-off

Trent’anni dopo la serie di successo Cip e Ciop Agenti Speciali, i due scoiattoli si ritrovano costretti a tornare insieme in azione facendo i conti con un’industria ormai cambiata e con un’amicizia da ricostruire.

Questa la premessa semplice ma efficace di un film che, pur pescando a piene mani nell’immaginario di Chi ha incastrato Roger Rabbit (ancora oggi capolavoro indiscusso e insuperabile), riesce a intrattenere e a divertire ma anche a far riflettere sulla condizione attuale dell’industria dell’intrattenimento.

Dando vita a una giusta miscela di citazioni, effetto nostalgia e dinamismo in stile Die Hard, Cip e Ciop “denunciano” a modo loro (un modo furbetto, ma va bene così) le tendenze di oggi a procedere per sequel, remake, spin-off e reboot, ricordando però anche il valore di tutti quei personaggi che sono nei nostri cuori sin dall’infanzia.

Non è un caso che un altro tema chiave del film sia la pirateria: qualcosa che esiste da sempre, ma oggi tocca direttamente i prodotti delle sale cinematografiche e delle piattaforme minando un sistema che negli ultimi tempi si è fatto sempre più fragile.

Dare valore all’originale significa infatti riconoscere il lavoro di chi contribuisce a farci evadere della realtà, dando vita a storie e personaggi che anno dopo anno restano indelebili nel nostro immaginario. Vale anche per questa versione di Cip e Ciop Agenti Speciali, che non vuole sostituirsi alla serie degli anni ’90 ma che, al contrario, la vuole vestire di abiti nuovi così come era successo quando gli Agenti Speciali avevano rinnovato gli storici personaggi Disney nel 1989.

Ve lo consigliamo, che siate cresciuti con gli Agenti Speciali o meno: il solo divertirsi a riconoscere tutti i camei vale tutto il film!