GingerGeneration.it

Chignon!

scritto da admin

Mi sembra di sentirla la mia mamma che mi dice:«Non hai tempo per lavarti i capelli? Hai la chioma indomabile? Fatti uno chignon! Così sei sempre in ordine!». Uno degli insegnamenti più giusti e utili che mi siano stati impartiti nella vita. È vero che legarmi i capelli è stata sempre un’abitudine dovuta più alla praticità che alla mancanza di tempo di lavarmi spesso la folta e lunga chioma ma, chissà perché, lo chignon è sempre stata per me una pettinatura molto significativa (i miei trascorsi da ballerina classica ne sono una prova!). Ecco quindi che quando sono in emergenza-parrucchiere, prendo i miei capelli e li raccolgo in uno chignon, acconciatura/salvavita che la moda, quest’anno vuole spettinata e disordinata! 

Lontane quindi dalla "crocchia" bon ton che Audrey Hepburn sfoggiava in "Colazione da Tiffany" (il suo è lo chignon più famoso della storia del cinema) la tendenza per questo A/I 2007-2008 è quella di una pettinatura meno costruita e più selvaggia, da appoggiare morbidamente sulla nuca o da suddividere a ciocche, da annodare con compostezza, da comporre come un canestro, da arrotondare a guscio di lumaca o, più semplicemente, da chiudere a cipolla.

Regola da non dimenticare, però, è quella di lasciare sempre qualche ciocca libera di svolazzare attorno al viso, per creare un effetto "spettinato": l’effetto che gli hairstylist vogliono raggiungere è quello di un "qualcosa" raccolto distrattamente e che risulti semplicissimo per un effetto metropolitano, naturale e spontaneo o, nel caso si dovesse affrontare una serata glamour e chic, arricchito di forcine, fiori o decorazioni, il tutto in omaggio alle nuove influenze del mondo orientale (vedi Missoni che ha appoggiato sugli chignon delle modelle in passerella a Milano, delle vere e proprie orchidee).

Nato in Francia,  se ne trovano esempi anche nell’antica Roma, dove le matrone romane indossavano chignon posticci ovvero parrucche. La pettinatura, poi, è spesso presente nei quadri rinascimentali dove la dame sfoggiavano chignon impreziositi da pietre preziose o nastri colorati. Ma non di un solo tipo è fatta la meglio conosciuta "crocchia" da ballerina: oltre a quello disordinato e improvvisato, infatti, troviamo lo chignon tirato, decisamente più classico e ideale per chi ha il viso regolare e sfilato: un po’ signorina Rottermeier vecchio stile (guardatevi qualche puntata del cartone animato Heidi e capirete perché!) e un po’ Eva Kant, la mitica compagna di Diabolik. Se invece vogliamo ispirarci alla moda anni ‘60 lanciata dal film "Hairspray", lo chignon a banana è quello che fa per voi: si adatta bene a ragazze con un viso regolare e a coloro che portano la frangia anche un po’ lunga: quest’ultima può essere facilmente sistemata formando un ciuffo di lato quasi a disegnare una simpatica "virgola" sul volto.

Altro pregio, poi, da tenere in considerazione, è che lo chignon è facile fare da sole: ci sono diversi modi ovviamente ma quello più semplice è arrotondare tutta la lunghezza dei capelli, portarla all’altezza desiderata e, dopo averla rigirata su sé stessa a formare la "cipolla", fissarla con gel e forcine, nebulizzando il tutto con dello spray. Ma non dimenticate un piccolo trucco! Lavorate sempre su capelli lavati almeno il giorno prima: i capelli puliti e trattati con balsamo, troppo lisci e setosi quindi, potrebbero impedire la tenuta dell’acconciatura raccolta!