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Carl Brave: audio e testo di La Cuenta feat. Franco 126 e Federica Abbate

scritto da Alberto Muraro

Carl Brave ha rilasciato lo scorso 11 maggio il suo nuovo album Notti Brave, in cui è contenuto anche il brano La Cuenta, pezzo in collaborazione con Franco 126 e Federica Abbate. Su GingerGeneration.it trovi l’audio e il testo del pezzo!

 

 

Testo (fonte GENIUS)

[Strofa 1: Carl Brave]
In mano una baguette, la radio che balbetta (bla-bla-bla)
E mentre parli il vento fuma la tua sigaretta
Ormai siamo alla cuenta, alla doggy bag
E il tuo profumo che c’ha non so più di me
Viso plumbeo, una schiccera
Come col Subbuteo
Faccio appassire anche l’ultimo fioretto
Evito i silenzi imbarazzanti in ascensore
M’avvicino in doccia sento le doti canore
Una giornata timida che si è arrossita
Io resto al letto co’ ‘n filmetto streaming in sub ita
I clacson cantano pare che è lo Zecchino d’Oro
Un vinello vuoto digerisce morti di Marlboro, ehi
Speranze dentro un trolley
Noi che ridevamo a crepapelle in un blue monday, mo’

[Bridge: Federica Abbate]
Cade giù il soffito e crolla il cielo in questa stanza
Si aprono le acque mentre passa l’ambulanza
Mentre io ti strappo i tatuaggi dalle braccia
[?] e c’è la gente che si affaccia

[Ritornello: Federica Abbate]
Ma come mai
Te l’avevo detto mille volte facevi sì
Ma tu non mi ascolti mai
Ti cerco nell’ombra
Sotto questi lampioni rotti
Ma in questa città
Non c’incontriamo mai
Non c’incontriamo mai
Neanche di notte
Ma in questa città
Non c’incontriamo mai
Non c’incontriamo mai
Neanche di notte
Notte

[Strofa 2: Franco126]
7:30 e io rimando un’altra sveglia
E tiro su il piumone fin sopra la testa
Ti ho incrociato mentre stavo in dormiveglia
Ed esco col maglione messo alla rovescia
E sono al bare e sto impegnato a fare niente
Non ci incontriamo mai, ma io ti cerco sempre (‘ndo?)
Al terminal delle partenze
Tra le pieghe del letto
Tra le rughe sul viso della gente
Stiamo immobili
Col sole che ci spia dalle veneziane
Gli occhi rossi pe’ i pollini
Svolazza nel vento un foglio di giornale
E ci sporchiamo con la Vinavil
E ci perdevamo dentro questo vicoli
E se mi sporgo dalle scale ho le vertigini
Come fossimo vis-à-vis

[Bridge: Federica Abbate]
Cade giù il soffito e crolla il cielo in questa stanza
Si aprono le acque mentre passa l’ambulanza
Mentre io ti strappo i tatuaggi dalle braccia
[?] e c’è la gente che si affaccia

[Ritornello: Federica Abbate]
Ma come mai
Te l’avevo detto mille volte facevi sì
Ma tu non mi ascolti mai
Ti cerco nell’ombra
Sotto questi lampioni rotti
Ma in questa città
Non c’incontriamo mai
Non c’incontriamo mai
Neanche di notte
Ma in questa città
Non c’incontriamo mai
Non c’incontriamo mai
Neanche di notte
Notte

Che ne pensate di La Cuenta di Carl Brave?