Carl Brave: audio e testo di La Cuenta feat. Franco 126 e Federica Abbate scritto da Alberto Muraro 11 Maggio 2018 Carl Brave ha rilasciato lo scorso 11 maggio il suo nuovo album Notti Brave, in cui è contenuto anche il brano La Cuenta, pezzo in collaborazione con Franco 126 e Federica Abbate. Su GingerGeneration.it trovi l’audio e il testo del pezzo! Testo (fonte GENIUS) [Strofa 1: Carl Brave] In mano una baguette, la radio che balbetta (bla-bla-bla) E mentre parli il vento fuma la tua sigaretta Ormai siamo alla cuenta, alla doggy bag E il tuo profumo che c’ha non so più di me Viso plumbeo, una schiccera Come col Subbuteo Faccio appassire anche l’ultimo fioretto Evito i silenzi imbarazzanti in ascensore M’avvicino in doccia sento le doti canore Una giornata timida che si è arrossita Io resto al letto co’ ‘n filmetto streaming in sub ita I clacson cantano pare che è lo Zecchino d’Oro Un vinello vuoto digerisce morti di Marlboro, ehi Speranze dentro un trolley Noi che ridevamo a crepapelle in un blue monday, mo’ [Bridge: Federica Abbate] Cade giù il soffito e crolla il cielo in questa stanza Si aprono le acque mentre passa l’ambulanza Mentre io ti strappo i tatuaggi dalle braccia [?] e c’è la gente che si affaccia [Ritornello: Federica Abbate] Ma come mai Te l’avevo detto mille volte facevi sì Ma tu non mi ascolti mai Ti cerco nell’ombra Sotto questi lampioni rotti Ma in questa città Non c’incontriamo mai Non c’incontriamo mai Neanche di notte Ma in questa città Non c’incontriamo mai Non c’incontriamo mai Neanche di notte Notte [Strofa 2: Franco126] 7:30 e io rimando un’altra sveglia E tiro su il piumone fin sopra la testa Ti ho incrociato mentre stavo in dormiveglia Ed esco col maglione messo alla rovescia E sono al bare e sto impegnato a fare niente Non ci incontriamo mai, ma io ti cerco sempre (‘ndo?) Al terminal delle partenze Tra le pieghe del letto Tra le rughe sul viso della gente Stiamo immobili Col sole che ci spia dalle veneziane Gli occhi rossi pe’ i pollini Svolazza nel vento un foglio di giornale E ci sporchiamo con la Vinavil E ci perdevamo dentro questo vicoli E se mi sporgo dalle scale ho le vertigini Come fossimo vis-à-vis [Bridge: Federica Abbate] Cade giù il soffito e crolla il cielo in questa stanza Si aprono le acque mentre passa l’ambulanza Mentre io ti strappo i tatuaggi dalle braccia [?] e c’è la gente che si affaccia [Ritornello: Federica Abbate] Ma come mai Te l’avevo detto mille volte facevi sì Ma tu non mi ascolti mai Ti cerco nell’ombra Sotto questi lampioni rotti Ma in questa città Non c’incontriamo mai Non c’incontriamo mai Neanche di notte Ma in questa città Non c’incontriamo mai Non c’incontriamo mai Neanche di notte Notte Che ne pensate di La Cuenta di Carl Brave?