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Camera Café: recensione e commento della nuova stagione su RAI 2

scritto da Claudia Lisa Moeller

Camera Café (alla francese come il format d’origine prevede) è tornato in onda. Dopo una pausa di 5 anni, ecco di nuovo in funzione la macchinetta del caffè più famosa d’Italia.

Cambio di palinsesto e anche di proprietà pure nella finzione. Se la serie una volta andava in onda su Mediaset (Italia 1) ora vediamo l’inattività lavorativa dei dipendenti dell’azienda venditrici di C14 sulla RAI (Rai 2 per la precisione). Ora l’azienda è stata comprata dai cinesi e non mancano innumerevoli prove a segnalare la nuova gestione. Dagli interni fino agli ideogrammi cinesi sul bicchierino.

Se una volta la serie andava in onda durante il pomeriggio, ora Camera Café è in onda subito dopo il tg serale. Una prima modifica non indifferente. Se la prima collocazione d’orario era compatibile con un vero collegamento ad una potenziale macchinetta del caffè in un ufficio italiano, ora questa nuova collocazione temporale rompe la finzione scenica. Si apprezza l’inizio della nuova stagione di Camera Café con lunedì 4 settembre.

Che dire allora del ritorno di Luca & Paolo nei panni di Luca Nervi (sindacalista corrotto) e Paolo Bitta, l’uomo chiamato contratto? Per il momento deludente. Molto deludente.

Personalmente da fan della serie mi aspettavo molto di più. Ero partita molto prevenuta e sono rimasta più dispiaciuta del previsto. La serie manca del brio e della cattiveria a volte brutale, a volte grottesca tipica delle stagioni precedenti. Camera Café non è mai stata una serie buonista, ma nemmeno così triviale. Le battutacce, la sua vena non politically correct erano sempre ben misurate e pensate unitamente a trame brevi, scattanti, agili e con finali spesso a sorpresa.

Questa volta, almeno le prime puntate viste, si caratterizzano tutte per la lentezza, banalità e mancanza di ritmo. Nell’ufficio di Camera Café non mancano le cattiverie tra colleghi, superiori ed esterni ma qui si vira verso il più trito e ritrito luogo comune. Per esempio la moglie del nuovo presidente, una signora orientale, pur comprendendo bene italiano storpia non poche parole ed è sempre attaccata al telefono.

La new entry (volto caro al pubblico della RAI) Serena Autieri veste i panni di una manager super anglofona come lo era già stata Jessica, la manager di Londra. Gli altri nuovi personaggi introdotti in queste puntate appaiono senza spiegazioni e per chi come me è un fedele fan della serie è un po’ irritante. Anche perché la serie punta sicuramente ad un pubblico che conosce già le dinamiche dell’ufficio di Camera Café: non spiegare i nuovi volti non facilita la comprensione.

Avrei evitato, infine, la scelta della HD per le riprese. D’altronde questa non doveva essere una microspia nascosta dentro una vecchia macchina del caffè più volte danneggiata dalla testa dei vari impiegati?

Le prime trame finora viste non sono molto dissimili da alcune puntate già viste. Una puntata pareva copiata (e male, aggiungerei) dalle vecchie stagioni. Parlo dell’episodio in cui Luca e Paolo incontrano i loro gemelli cinesi su RAI, mentre i gemelli erano francesi su Mediaset. In quell’ultima puntata, qui linkata, i francesi del format d’origine Camera Café incontravano i corrispettivi e paralleli personaggi italiani. Entrambi gli episodi, sia sulla RAI sia su Mediaset, si chiudono con il lancio del Silvano… I gemelli nella versione Mediaset tra di loro interagiscono e parlano al contrario della versione della RAI dove i gemelli si vedono come ad uno specchio.

Voto? 5-. Non c’era bisogno di riprendere una vecchia serie, tanto più privandola di alcuni membri del cast storico (Patti!) e dei suoi autori originali (l’attore – sceneggiatore Gabardini si è lamentato di recente di essere stato estromesso dal progetto).

Se si voleva un nuovo Camera Café, forse sarebbe stato il caso di pensare ad una nuova generazione e completamente nuova configurazione della serie.

E tu cosa ne pensi di questa nuova stagione di Camera Café?