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Cali presenta il suo nuovo singolo Stupida vita (INTERVISTA)

scritto da Giovanna Codella
cali

S’intitola Stupida vita, il nuovo singolo di Cali, disponibile da venerdì 14 luglio in radio e su tutte le piattaforme digitali.

Stupida vita arriva dopo la pubblicazione di Bella Maleducata, dalla carica irriverente, e materializza il mood spensierato e ribelle della Generazione Z.

Chi è Cali: biografia dell’artista

Pseudonimo di Alessandro Caligaris, Cali è un artista torinese. Nato nel 2000 da genitori musicisti, cresce nell’ambiente artistico per poi avvicinarsi alla musica a 17 anni.

Due anni dopo scappa di casa, vivendo per un anno con due amici, entrambi inseriti nel mondo musicale: un produttore e un videomaker.

Da quel momento si immerge completamente nell’ambiente artistico, sperimentando, scrivendo e incidendo quelli che sarebbero stati i suoi singoli futuri.

L’intervista di GingerGeneneration.it

– Ciao Cali, Stupida vita è un pezzo all’insegna della leggerezza, cos’è per te la leggerezza e quanto conta nella tua vita artistica e personale?

“Ciao a tutti, è un piacere essere qui! Per me la leggerezza è uno stato d’animo che si manifesta attraverso un senso di spensieratezza, gioia e libertà. È quella sensazione che ti fa sentire leggero come una piuma, senza il peso delle preoccupazioni o degli obblighi che possono opprimere la mente e il cuore.

Nella mia vita artistica, la leggerezza, quando arriva, è come una boccata d’aria fresca che mi permette di esplorare temi più leggeri, più facili da comprendere. Anche se personalmente credo che la mia sensibilità abbia radici molto profonde e le cose migliori  le scrivo spesso nei momenti più bassi.

Nella mia vita personale, la leggerezza è importante. Mi aiuta a trovare equilibrio e serenità, a non prendere tutto troppo sul serio e a cogliere il lato positivo delle situazioni. Essere in grado di ridere di me stesso e di trovare gioia nelle piccole cose quotidiane è una fonte di ispirazione e benessere.

Tuttavia, è importante sottolineare che la leggerezza non significa evitare o ignorare le difficoltà della vita. È una prospettiva che mi permette di affrontare le sfide con una mente aperta e un cuore leggero, cercando soluzioni e apprendimenti senza lasciarmi sopraffare dal peso delle circostanze”.

– Secondo te, per la tua generazione è facile o è difficile, al giorno d’oggi, rimanere spensierati?

“È difficile dare un parere oggettivo, credo che la mia generazione viva in un’epoca caratterizzata da un’eccessiva abbondanza di informazioni, connettività costante e un ritmo di vita super frenetico. Questi fattori possono creare una costante esposizione a notizie negative, pressioni sociali e aspettative elevate, che possono rendere difficile mantenere uno stato di spensieratezza. Come dico sempre ai miei amici la vera spensieratezza e la purezza stessa della vita si possono trovare solamente abbandonando tutto e restando solamente con le emozioni in tasca, senza nient’altro”.

– Nel tuo pezzo parli anche di ribellione, qual è stato il gesto più ribelle che pensi di aver fatto?

“Per me il concetto di ribellione non si concentra necessariamente su gesti specifici. La vera ribellione può essere espressa anche attraverso idee, creatività e la volontà di sfidare le convenzioni. Ribellione al giorno d’oggi può voler dire amare, amare davvero una sola donna per tutta la vita. Ribellione oggi potrebbe essere non fumare, non bere, andare controcorrente in tutto. Sono convinto che la più grande ribellione sarebbe smetterla di utilizzare il telefono e vivere come una volta”.

– A proposito di ribellione, ritieni che sia importante distinguersi, ogni tanto, dalla massa?

“Ritengo che ognuno di noi debba stare bene con se stesso e non pensare in qualche modo di cercare sempre di essere migliore degli altri o di distinguersi continuamente. La cosa più bella in una persona è la sua personalità, è il bene più prezioso che abbiamo ed è giusto che ognuno la costruisca a proprio modo. Quindi direi che è importante più che sapersi distinguere, sapersi ascoltare e conoscere. In fondo siamo tutti diversi l’uno dall’altro”.

– Stupida vita parla di una forma d’amore che dona libertà ma anche sicurezza, è un tipo di sentimento che hai vissuto realmente?

“Ho un grande amore da tanti anni ormai e sì, posso dire che l’amore salva, forse inconsciamente ma senza sarei perso”.

– Il tuo brano ha una forte attitudine punk, perché pensi che questo genere sia così attuale?

“Non so dirti se è contemporaneo, il vero punk è morto anni fa. Sicuramente sono tanto influenzato da ciò che ascolto, provo a dargli la mia attitudine punk, ma non so definirla in un genere”.

– Secondo te, il punk e il rock, riusciranno a trovare ancora più spazio nel panorama musicale italiano?

“Ci sono un sacco di artisti che stanno spaccando in questo momento in Italia, sono convinto che avrà sempre più importanza la musica live nel tempo e generi come il rock, il punk e l’alternative sono pazzeschi dal vivo. Ho visto poco tempo fa il live di Vasco Rossi, mamma mia ragazzi, che emozione, senza eguali”.

– Com’è nata la tua passione per la musica e quale artista pensi ti abbia ispirato maggiormente?

“Sono nato in una famiglia di musicisti, ho sempre amato ascoltare i miei suonare anche se non sono mai stato pronto realmente ad imparare e a studiare la musica. Mi sono avvicinato nel tempo per caso insieme ai miei amici dell’epoca, c’era Alessio che aveva un piccolo studio, due casse e un microfono ahahah, dove passavamo il tempo e registravamo le prime cose. Da lì in poi è diventata una dipendenza, una necessità, un modo per ricordare, per esprimermi”.

– C’è qualcosa che a un certo punto hai sentito il bisogno di cercare fuori dal tuo luogo d’origine?

“Sono nato ad Almese un piccolo paesino in provincia di Torino, ho passato lì tutta la mia vita fino ai 19 anni quando ho deciso poi di andare via di casa e trasferirmi da solo a Torino. Non era in realtà per necessità particolari, avevo solo la forte necessità di conoscermi meglio, di vivere al 100%. La città in questo caso mi ha dato la possibilità di conoscere nuove persone, di cambiare le mie abitudini, di riempire i tempi morti o le giornate storte”. 

– Oltre a lanciare il nuovo singolo, puoi anticiparci qualcosa dei tuoi sogni e progetti futuri?

“Ascoltate tutti Stupida Vita perché spacca!!** Ho tanti sogni, mi ci perdo quasi in mezzo. Sicuramente voglio fare ascoltare tutta la musica che ho pronta, raccontarmi a nudo, magari con un disco che possa racchiudere tutto quello che ho scritto negli ultimi mesi. E poi live live live live live live, voglio suonare ovunque, da qualsiasi parte, vedere e conoscere tante persone, vivere più momenti possibili, al massimo”.