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Breaking Dawn: primo piano su Ashley Greene e Peter Facinelli

scritto da admin

Citare due attori belli e famosi non è affatto un problema, anzi. Ma se questi attori sono la Greene e Facinelli di Twilight, di cui abbiamo già più volte parlato, è davvero un piacere.

Tutti li vogliono, tutti li cercano. Verrebbe da dire. E in effetti, per Ashley Greene e Peter Facinelli è così: il loro lavoro sul set di Breaking Dawn è affiancato dalle interviste che si susseguono numerose. Eccone altre due che li hanno visti come protagonisti indiscussi.

Breve intervista ad Ashley Greene

Ashley Greene, in un’intervista a New York City del 14 marzo 2011, scoperta grazie a Twifans, ha voluto che i fans della saga sapessero che le riprese sono andate avanti, nonostante il cast e la troupe siano stati evacuati l’11 marzo a causa dello tsunami che ha colpito il Giappone. Leggiamo cos’ha detto:

Le conseguenze del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Giappone hanno interrotto le riprese di The Twilight Saga: Breaking Dawn a Vancouver. Quali sono gli ultimi aggiornamenti sul film?

C’è stato scompiglio, ma non era niente rispetto a quello che stava succedendo. Dobbiamo essere grati di questo. Si è trattato solo di prendere le nostre cose e spostarci in un luogo diverso. Questo evento non avrà vere conseguenze sul film.

Qualche commento sul disastro in Giappone?

Ho già espresso la mia opinione sulla necessità di raccogliere fondi per il Giappone, perché questa faccenda imprevedibile, orribile e inaspettata è davvero un terribile destino e spezza il cuore. I miei pensieri e le mie preghiere vanno a queste persone e ai loro cari. E spero che come americani faremo tutto il possibile per aiutarli a riorganizzarsi.

Le risposte di Peter Facinelli

Pioneer Local ha intervistato Peter Facinelli, interrogandolo sul mondo di Twilight in generale. Ecco la traduzione:

Prima di Twilight ti eri mai immaginato nei panni di un vampiro?

Non veramente. Quando il mio agente mi chiamò per chiedermi se mi sarebbe piaciuto interpretare un vampiro, all’inizio dissi di no, perché mi ero immaginato uno scenario con molto spargimento di sangue. Ma lui disse che avrei dovuto leggere il libro e che era in realtà più una storia romantica che una storia sui vampiri. Ho controllato e ho pensato che mi sarebbe piaciuto fare questa cosa.

Non è solo un po’ frustrante interpretare un vampiro buono? Desideri mai che il Dr. Cullen si sciolga e faccia qualcosa di mostruoso?

Quel tipo di personaggio non mi interessa. Quando ho immaginato come interpretare un vampiro, è sempre stato in maniera più misteriosa che mostruosa. Sono sempre stato più interessato al personaggio di Carlisle che all’idea di interpretare un vampiro, ed essere un brav’uomo è ciò che è lui.

Com’è essere una figura paterna in Twilight quando, in realtà, non hai un’età tanto diversa da quella degli altri attori?

Be’, in termini della mia età reale, è vero: non sono tanto più vecchio di un fratello maggiore per Robert Pattinson, ad esempio. Ma in termini dell’età dei nostri personaggio, io ho 350 anni mentre Edward ne ha solo 100 o poco più. Quindi Carlisle ha quell’esperienza che lo rende un patriarca naturale.

Come è stato essere coivolti in un fenomeno culturale femminile di tale enormità?

Penso che i film abbiano la loro parte di fan maschili, specialmente adesso che le storie, col progredire della serie, stanno diventando un po’ più orientate all’azione. Ma amo il fatto che Twilight sia qualcosa che attrae principalmente le donne.

Se tu, personalmente, dovessi scegliere se essere un vampiro o un licantropo, cosa sceglieresti?

Oh, un vampiro, decisamente. Amo l’idea di vivere per tanto, tanto tempo e avere la possibilità di continuare ad imparare cose sulla vita.

Ma saresti un vampiro più gentile e più moderato?

Assolutamente. Un vegetariano.