Breaking Dawn Parte 1: il Chicago Sun-Times e le citazioni di Pattinson e Stewart scritto da admin 2 Ottobre 2011 Il Chicago Sun-Times ha parlato della carrellata di film che saranno prossimamente nelle sale cinematografiche, tra cui Breaking Dawn, includendo le citazioni di Robert Pattinson e Kristen Stewart. Con l’avvicinarsi dell’uscita della prima di Breaking Dawn, come non stupisce che sia, tutta l’attenzione è puntata sui due attori protagonisti: Robert Pattinson e Kristen Stewart. Le loro interviste, infatti, vanno a ruba, e le dichiarazioni non si contano più. Leggiamone altre cinque, pervenute fino a noi grazie al Chicago Sun-Times. Le dichiarazioni di Robert Pattinson e Kristen Stewart Ecco cosa ha riferito il Chicago Sun-Times riguardo ai due protagonisti della Twilight Saga e non solo: Dicono che arrivino cose buone per chi sa aspettare – e nessuno può saperlo meglio di un gran bel pezzo di vampiro. Dopo diversi anni “cinematografici” trascorsi in un limbo, Edward Cullen finalmente raggiungerà il momento in cui un giovane uomo può dire alla sua sposa arrossita: ‘Benvenuta nella mia linea di sangue’. Prima viene l’amore. Poi arriva il matrimonio. Poi arriva una piccola creatura zannuta nella carrozzina del più grande film d’autunno, The Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 1, che esce il 18 novembre. “Sono curioso di vedere come sarà”, racconta la star Robert Pattinson. “Questo film è così diverso dagli altri. La posta in gioco è molto più alta, perché ora è il momento di girare l’intera saga sottosopra.” E poi c’è la questione del pancione di Bella. “La scena del parto è spaventosa”, ammette Pattinson. “È uno schiaffo in faccia. È l’incapacità di Edward, che deve scegliere tra perdere Bella e la sua trasformazione. È la scena più dura che abbia mai dovuto girare nella mia carriera, perché questa scelta mi fa piangere il cuore.” La Stewart ammette: “Io correvo verso l’altare durante le prime riprese, ero impaziente che i due si sposassero.” Dice Pattinson: “Abbiamo girato le scene del matrimonio per ultime perché era così importante. Avevamo bisogno di essere immersi in questa realtà.”