Breaking Dawn Parte 1: ancora due chiacchiere tra Kellan Lutz e The Advocate scritto da admin 15 Novembre 2011 La chiacchierata tra Kellan Lutz di Twilight e Brandon Voss della rivista per gay The Advocate è stata talmente lunga e approfondita che abbiamo deciso di dividerla in due parti. Di cui questa è la conclusione. Da quanto ha lasciato intuire la conversazione tra l’attore di Breaking Dawn, Kellan Lutz, e Brandon Voss, pare che il bellissimo Kellan sia molto gentile, aperto e disponibile a raccontarsi, senza tralasciare alcun tipo di discorso. Persino quello che lo vuole gay. Continuiamo quindi a leggere le sue risposte. Temi che il tuo aspetto offuschi il tuo talento, e per questo di non essere preso sul serio? Certo. Penso che tutti gli attori debbano tenerlo a mente. Anche se alla fine è un business. Sono contento di poter recitare in film indipendenti o in commedie dove sono completamente vestito, ma a volte il sesso vende. Se il fatto che mi tolga la maglia fa aumentare il pubblico, be’, lo faccio. Ma è un problema, perché non voglio essere solo un pezzo di carne. Che cosa mi dici dei servizi fotografici a torso nudo? Sembra che tu ne faccia di meno. Sì, ho fatto molti servizi per la stampa dopo The Immortals e Breaking Dawn, e ogni fotografo mi chiedeva di togliermi la maglia. L’ho fatto, ma non per tutte le riviste. Si deve essere selettivi, e oggi cerco di spogliarmi di meno. Questo non sarebbe un problema se ti offrissero la parte di un uomo grasso. Mi piacerebbe. Sarebbe divertente perdere o acquistare peso. Sei preoccupato delle voci che dicono che sei gay? Non leggo molto di me, ma ho sentito che qualcuno dice che sono gay. In realtà non corro dietro alle ragazze, sono loro che mi corrono dietro. È divertente quando le ragazze si offendono perché non mi innamoro di loro. È per insicurezza che dicono ‘Ecco, è vero quello che ho sentito dire, che sei gay e che hai un boyfriend’. E io ‘Davvero? È la tua tattica per dire che sono come te?’ Ci saranno certamente altre voci, ma io so quello che sono. Il regista Bill Condon ha messo la sua sensibilità di gay al servizio di film come Dreamgirls, e ha fatto lo stesso con Breaking Dawn? Certamente. Ci si spoglia di più. Il film è per un’audience più adulta. D’altra parte il nostro pubblico è cresciuto con noi e noi con loro. Gli adolescenti del liceo ora sono all’università e vogliono più sesso. Bill ha voluto Taylor a torso nudo per tutto il tempo, ci sono molte scene che piaceranno un sacco. Ha fatto un ottimo lavoro e mi è piaciuto lavorare con lui. Ma lo avrebbe danneggiato mettere un vampiro o un lupo gay? Ci sono molti attori nel film, e non sarei sorpreso se qualcuno di loro fosse gay, ma non lo so. In ogni caso, per me non sarebbe stato un problema. Hai fatto un video per la campagna di Love is Louder, quella in risposta ai suicidi tra i giovani a causa del bullismo. Questo dopo aver rivelato che sei cresciuto sentendoti solo, ma che Dio era sempre con te.’ Quanto conta la tua fede religiosa nella visione che hai dei gay? Sono cresciuto in una famiglia cristiana e sono cristiano, ma l’unico comandamento che vivo fino in fondo è ‘Ama il prossimo tuo come te stesso’. Non importa quello che una persona è o pensa, l’importante è l’amore. Se sono felici, occorre esserlo per loro. Essere credente, avere in fede in qualcosa, ma non c’è giusto o sbagliato, L’importante è essere una brava persona. Se ci fosse più amore, il mondo sarebbe migliore.