Amici 17: Biondo e le critiche dei professori – Commento scritto da Claudia Lisa Moeller 7 Maggio 2018 Amici dovrebbe, o almeno vorrebbe, essere una scuola, dove giovanissimi studenti di canto e danza cercano di migliorarsi per inseguire il sogno. Non ci sono crediti universitari o materie da studiare, c’è solo da sopravvivere. Davanti ad un pubblico spesso scalmanato e iper criticone che sentenzia e giudica come se tutti fossero esperti di bel canto o danza. Quello che mi ha colpito di questa stagione è l’accanimento verso un personaggio di questa edizione. So solo che si chiama Biondo così si fa chiamare (surprise, surprise), perché ha i capelli biondi ossigenati e vorrebbe (credo di aver capito) essere il mix tra trap italiano e Justin Bieber. Comunque il concorrente in questione è balzato ai disonori della cronaca per via di alcune ragioni. In primo luogo Biondo ha usato autotune in una competizione canora. Ahi. Ahi. Ahi. Apriti Cielo: il cantante ammette di non essere un’ugola dorata da incantare il pubblico, ma è un cantante di mediocre capacità e che per il suo genere musicale vorrebbe usufruire dell’autotune. Quale rapper o anche solo cantante pop ha mai pensato di usare l’autotune? Mai sentito, stregoneria dei tempi moderni per (pare) gran parte del pubblico da casa scandalizzato e offeso. Transeat che quell’icona vivente che è Cher nel 1998 ha scalato il mondo delle classifiche musicali con Believe, dove l’autotune era il vero protagonista, e nessuno ha osato contestare la scelta stilistica. Ma questa querelle musicale e tecnica potrebbe anche portare a delle riflessioni filosofiche e non solo, ma ovviamente ad Amici non c’è spazio per il pensiero ma solo per l’ascolto. (Per la cronaca ritengo che il più grande problema di questo Biondo sia sua dizione e in particolare quella inglese.) Quindi eccoci alla seconda colpa e peccato capitale del giovane Biondo. Pare che il cantante non sia proprio “umile” (termine preferito del lessico della de Filippi: cosa, poi, significhi è puro mistero). La sua sicumera e strafottenza hanno già cozzato con la scuola dal rigore militare. Quindi ecco i giudici bollare il giovane ed esternare la loro insofferenza per il candidato. Questo fattore mi ha colpito: improvvisamente i social e i giudici si svegliano e ce l’hanno a morte con un ragazzino. L’unica colpa di costui? Essere come tutti gli altri concorrenti assolutamente insignificanti, con lo stesso look da cattivo ragazzo lavato con l’ammorbidente e con quella nota da mascolzoncello da James Dean. In una TV, comunque, che si dice impegnata contro il bullismo, in cui pare che nel Paese ci siano solo vittime e mai carnefici, pare incredibile vedere una tale coalizione dedita alla distruzione di un concorrente. Biondo diventa così il peggior concorrente della storia, perfino i professori e giudici si divertono ad impallinarlo. Stupisce vedere un giudice come Ermal Meta, impegnato cantautore e autore di brani sulla violenza domestica, dimenticare il suo ruolo e lasciarsi andare al peggior comportamento. Quale insegnante o figura di riferimento potrebbe mai permettersi di dire ad un suo subalterno, specie se fosse un insegnante, che il suo sottoposto gli sta antipatico? Se è lì un insegnante per giudicare la performance scolastica, poco conta la simpatia o l’antipatia. Ultima colpa di Biondo è il genere che porta in televisione. Stupisce che improvvisamente Amici si rivolti contro il genere trap/rap, reo di essere commerciale. L’obbiettivo principale di Amici è di trovare voci e volti che diventino stelle (o come recitava il vecchio titolo della trasmissione: saranno famosi), ma improvvisamente diventa un neo cantare il genere di moda. Perché ad Amici si sa ci vanno i migliori e più iconoclasti cantanti del genere indie. Certo, certo, certo. Tutti questi elementi hanno reso Biondo uno dei peggiori cadetti della scuola di Amici di Maria de Filippi. Non mancano tweet al veleno, gif cattivi per commentare l’ennesimo fotocopia concorrente di altre edizioni. Inoltre mi chiedo cosa vorrebbe suggerire un programma come Amici al suo giovanissimo pubblico. Che sia giusto da superiore sbertucciare il proprio subalterno? Un adulto che per contratto e per soldi si diverte a colpire un giovane (magari faccia da schiaffi) perché il contratto lo richiede lascia perplessi. Quale sarebbe, qui, il valore educativo di una trasmissione che vorrebbe emulare la scuola? Chi entra ad Amici non è certamente uno sprovveduto. O almeno lo spero per lui o per lei. Chi entra firma un patto con il mezzo televisivo che si infatua tanto velocemente e ancora più repentinamente si dimentica del beniamino. Ti chiedi, però, come mai una trasmissione che vorrebbe emulare la scuola e simulare un’esperienza collettiva pedagogica pensi davvero che tutto quello che stanno mostrando sia educativo. Prendere di mira un concorrente e, in particolare in qualità di docenti annichilire lo studente, con commentini e battute rimane inconcepibile. Rimane esemplare il commento di Ermal Meta rivolto a Biondo: A me lui sta molto simpatico. Se io ti fossi simpatico la metà di quanto tu lo sei a me, guarda sarei un comico. Quale insegnante si permette di valutare uno studente per la simpatia? Se fosse così, e meno male in genere le cose sono diverse, quasi nessuno avrebbe la licenza elementare. E tu cosa ne pensi della polemica di Biondo ad Amici?