Biagio Antonacci all’Arena di Verona: per chi non c’era scritto da admin 4 Maggio 2011 Tre giorni di tour sold out del cantante milanese nella città degli innamorati. Vi raccontiamo il concerto! Il poeta rock è tornato. Dopo più di un anno di distanza dall’album Inaspettata e due anni dal suo ultimo tour, Biagio Antonacci è tornato ad esibirsi dal vivo, scegliendo questa volta Verona come città del suo mini live. Tre date: domenica 1, lunedì 2 e martedì 3 maggio; un luogo: il tempio dell’opera italiana, l’Arena di Verona. Un successo annunciato dalle vendite dei biglietti che hanno registrato il tutto esaurito per le date dell’ 1 e 2 maggio. Gingergeneration ha assistito alla prima delle tre date e racconteremo a chi non ha potuto partecipare questo evento musicale. Partiamo dall’impatto scenico dell’Arena di Verona, che ha senz’altro giocato un ruolo fondamentale nel rendere questo spettacolo ancora più emozionante: giochi di luci e proiezioni mozzafiato (tra queste Biagio in versione gigante); acustica all’altezza della situazione. Inizio del concerto ore 21.15: prima sorpresa, la fanfara dei bersaglieri che si esibisce in platea; Biagio fa il suo ingresso in Arena, in completo nero e camicia bianca cantando Vivi l’Avventura, tratto dall’ultimo album Inaspettata, con la bandiera dell’Italia fra le mani. Un concerto ancora una volta, a tinte rock, dove la melodia lascia ampio spazio all’energia e alla sensualità che contraddistingue questo poliedrico artista durante le sue esibizioni live. Una scaletta piena di sorprese Un repertorio apprezzabile, differente dai precedenti spettacoli, che però ha dovuto sacrificare qualche successo “intoccabile”, lasciando qualche fan un po’ stupito… Del resto non si può accontentare tutti in due ore di spettacolo… Lo show è stato diviso in due parti: spirito rock e anima passionale. Dall’eleganza del completo nero alla sportività degli inseparabili jeans e maglietta bianca Oltre due ore di spettacolo, solo 5 minuti di pausa, allietati dalla presenza di Loredana Errore, guest star di tutte e tre le date (insieme ai Club Dogo che nel corso della prima serata non ci sono stati), per la quale Antonacci ha composto il brano “Ragazza occhi cielo” e alcuni brani dell’album “L’Errore”, di cui è anche produttore. Se Fosse per sempre, Buon giorno bell’anima, Inaspettata, Chiedimi Scusa, queste le scelte canore tratte dall’ultimo album Inaspettata. Momento melodico per eccellenza durante il live acustico,caratterizzato dalla presenza di un quartetto d’archi e un’arpa per le versioni «unplugged» di Danza sul mio petto, Fiore, Le cose che hai amato di più, Sognami e Alessandra, quest’ultima coreografata dai ballerini di tango Tobias e Loredana, in un momento di spettacolo davvero d’altissimo livello. Tripudio tra gli spalti (e non purtroppo in platea, dove il pubblico è stato costretto a rimanere seduto per quasi tutto lo spettacolo) sulle note di Angela, Liberatemi, Come siamo tanti al mondo e Potere. Non sono mancate le “intoccabili” Iris, Non parli mai, Così presto no, In una stanza quasi rosa, Se io se Lei, Non ci facciamo compagnia e Convivendo, perfettamente arrangiate dall’insuperabile band del cantautore milanese. Certo ci è dispiaciuto non ascoltare canzoni come L’eternità, Assomigliami, Fino all’Amore, L’impossibile… Ma sappiamo che il Biagio nazionale saprà stupire ancora e a noi non resta che attendere il prossimo entusiasmante live.