Becoming YouTube Stars: come passare dalla noia in cameretta a web-celebrity scritto da Alice Ziveri 17 Aprile 2011 Roma EUR, 11 Aprile 2011: sotto il cielo primaverile della capitale, in una piacevole giornata di sole, gruppetti di ragazzi e ragazze arrivano a piedi, in macchina o con l’autobus per convergere verso il colonnato bianco del Salone delle Fontane. Ad accoglierli, il team di Becoming YouTube Stars, roadshow organizzato dalla più celebre piattaforma video del web in diverse città d’Europa. I divanetti si riempiono poco alla volta, si inizia a fare conoscenza, tantissimi giungono equipaggiati di fotocamere o telecamere professionali, ed iniziano a girare vlog per i loro canali. Sì, perchè tanti sono già attivi su YouTube con i loro web-show: alcuni già si conoscono, alcuni si incontrano per la prima volta, altri si identificano grazie allo username scritto sugli stickers messi a disposizione. C’è gente da tutta Italia, c’è chi è già partner avviato di YouTube, chi ha appena aperto il suo canale, chi ha intenzione di farlo, chi partecipa soltanto per curiosità o per farsi una foto con i propri youtubers preferiti. La conferenza L’incontro inizia puntuale. Si susseguono presentazioni da parte di dirigenti e sviluppatori di YouTube, di stampo decisamente americano: tantitermini inglesi, slide che scorrono sugli schermi, logo di YouTube che monopolizza l’attenzione. Viene spiegato come lapiattaforma si sia enormemente sviluppata e professionalizzata in questi sei anni di esistenza, moltiplicando le sue potenzialità e incrementando esponenzialmente visite e iscrizioni. YouTube non è più un sito per “video di cani e gatti”, come viene spesso negativamente etichettato: è una vetrina per chiunque, dove c’è spazio per chiunque, dai grossi broadcaster ai piccoli vloggers. E’ un mezzo che si fa adesso promotore anche di iniziative importanti a livello artistico, comunicativo, informativo (Life In A Day, CitizenTube, World View…). In questo sta anche la sua bellezza, che propone contenuti eterogenei e per tutti, un “collage” (come l’ha definito Flavio De Bernardis, docente di storia del cinema presso il Centro di Cinematografia Sperimentale) narrativo ed espressivo. Fra il pubblico si nascondono youtubers già partner e altri che aspirano a diventarlo… la maggioranza ha puntato sui video comici, ma non mancano make-up tutorialist, musicisti e cantanti, registi amatoriali e tanto altro. La media dell’età è bassa, ma si intravede anche qualche testa canuta. YouTube Stars Le vere star dell’evento sono però loro: Willwoosh, CaneSecco, Sarubbest e Maha. Vi dicono niente? Quattro giovani ragazzi che, iniziando con una fotocam era digitale nelle loro camerette, sono diventate delle vere e proprie web celebrities. Le loro esperienze e le loro aspirazioni sonodiverse, come raccontano ad Alex Braga: Willwoosh per esempio ha accettato una proposta cinematografica, mentre CaneSecco dice che non necessariamente vuole finire in tv… “resto su YouTube e je dò giù pesante“. Maha, che insegna arabo agli italiani, continua a fare l’insegnante anche nella vita reale, ma i suoi video diventano uno strumento in più per i suoi studenti. Sarubbest invece, mentre porta avanti con passione i suoi tutorial su gioielli fa tti in casa, è soddisfatta delle offerte ricevute da aziende che hanno avuto modo di vederla sul suo canale… insomma, YouTube per questi ragazzi è diventato un vero e proprio lavoro. Anche se non tutti lo capiscono… “Quando mi chiedono che lavoro faccio, rispondo che trasmetto creatività” dice Sara. E cosa c’è di meglio di un lavoro che ti permette di dedicarti alla tua passione e di restare in contatto con le persone che la condividono? “La comunicazione su YouTube è più sciolta e familiare che in tv.. è come prendersi un caffè tutti insieme” continua Sara “.. e la cosa bella e che non c’è competizione fra di noi” aggiunge Willwoosh ” perchè non è com e in TV dove devi fare share. Puoi guardare il mio video e poi guardare anche i loro e non fa differenza per nessuno”. Tanto è vero che spesso nascono collaborazioni fra diversi youtubers, come l’ultima Freaks!. Dopo il pranzo a buffet viene introdotto il tema della partnership, ovvero quello stato particolare che permette di trarre profitto dal proprio canale (ma che, naturalmente, richiede un impegno costante e un buon numero di visualizzazioni). Dopo una sessione di Question&Answer (dove, c’è da dirlo, alcune domande sembravano proprio quelle dei Boiler a Zelig!) e il buffet dell’ora del tè, tutti vengono congedati con gadget vari. In conclusione, una bella overview sullo sterminato mondo del “Tubo” che mi lascia solo un consiglio da darvi: se avete una passione, un quasiasi strumento che faccia riprese video e una buona connessione internet, lanciatevi! Male che vada, vi sarete soltanto divertiti!