Baby Driver – Il genio della fuga, la recensione del film con Ansel Elgort scritto da Paola Pirotti 28 Luglio 2017 Prendete un action movie sullo stile dei migliori Fast & Furious. Seguite una commedia sulla scia di Now You See Me. Aggiungete un tocco à la La La Land. E ancora più musica, tantissima musica dai Queen ai Blur. Mettete al timone del progetto Edgar Wright e avrete Baby Driver – Il genio della fuga. Divertente, ritmato e assurdo. Baby è un giovane ragazzo con straordinarie capacità automobilistiche. È silenzioso e gentile, disgustato da ciò che è costretto a fare: l’autista per i grandi colpi di un boss del crimine Doc. Durante le sue missioni il ragazzo ha a che fare con tipi stravaganti o fuori di testa e pianifica di smettere con quella vita in fuga. Nei panni di Baby troviamo un brillante Ansel Elgort – che trova nel suo personaggio un’energia e una vitalità trascinanti. Il carisma dei personaggi secondari interpretati da veterani come Jon Hamm, Kevin Spacey o Jamie Foxx non schiacciano l’esperienza di Ansel, ma al contrario gli permettono di rubare la scena più di una volta. I grandi amori di Baby sono la cameriera Debora (interpretata da un’adorabile Lily James) e la musica. Quest’ultima è il motore vibrante del film: ogni scena è accompagnata da uno specifico brano che plasma e modella la sequenza dall’inizio alla fine. Baby usa la musica per trasformare il suo mondo, lo addolcisce grazie alle note e alla cadenza degli strumenti musicali. Wright è riuscito a ricreare il brivido e l’entusiasmo al cinema in un’epoca in cui solo grattaceli distrutti da supereroi o alieni invadenti sembrano riuscirci. E un paio di cuffiette sembrano diventare i superpoteri di Baby. Il film omaggia tutto il filone dell’heist movie (film incentrati su un ‘colpo grosso’) non dimenticando mai i riferimenti più maliziosi alla cultura pop. “Io e te siamo una squadra. Niente è più importante della nostra amicizia” Ad aiutare il lavoro già prezioso di Wright è anche un cast perfettamente a proprio agio con ruoli folli e sopra le righe. Dall’elegante dolcezza di Lily James alla sensualità di Eiza Gonzales fino al fascino folle di Jon Hamm. Baby Driver non offre analisi psicologiche sui criminali, né cerca di raccontare la sua trama con originalità – tutt’altro. La sua visione è intrattenimento puro – realizzato con stile e ritmo. Il film di Edgar Wright è l’action comedy al tempo di MTV, dove le sparatorie seguono il tempo della musica e i personaggi possono improvvisamente cambiare del tutto il loro percorso o le loro intenzioni perché tutto è assurdo ed è giusto che sia così. Baby Driver – Il genio della fuga uscirà nelle sale italiane il 7 settembre. Guarda il trailer di Baby Driver – Il Genio della fuga: Curiosi di vedere Baby Driver al cinema?