Arisa: da brutto anatroccolo a cigno polemico scritto da Claudia Lisa Moeller 2 Dicembre 2016 Parliamo di Arisa. Cosa potremmo dire di una che è diventata famosa cantando Sincerità? Che sarà una donna che dice tutto quello che pensa, che è spontanea, che non conosce i doppi giochi. Potremmo dirlo. E molti l’hanno sempre sostenuto di Arisa. Tanto più che all’inzio, all’albori del suo personaggio televisivo, si presentava come lo sgraziato anatroccolo un po’ cicciotto e dagli occhiali enormi da fondi di bottiglia. Voce da Sbirulino e atteggiamenti da timida svampita che quasi si vergognava di apparire sotto le luci delle ribalte. Poi all’improvviso Arisa era tornata sulle scene. Più magre e più sicura di sé. Basta essere il brutto anatroccolo, sono un cigno. Sono il cigno nero, si autoproclama. Voce soave e potente, ma conturbante. Sono magra e sono bella, sostiene ora lei. Così cambia anche l’atteggiamento del suo personaggio. Non più anatroccolo indifeso, ma cigno polemico e aggressivo. Ha creato anche tramite la rete la sua immagine di donna poco convenzionale e spontanea. Avevano fatto discutere i suoi selfie in bagno. Perché cosa c’è di più vero e autentico che riprendersi in bagno? Davvero molto spontanea. Davvero molto diretta. Famosa la sua piazzata a Simona Ventura e forse ultimo rimasuglio del personaggio che fu: “Sei falsa Simona!” Qui il loro litigio sempre ad X-factor qualche anno fa. Come ogni personaggio del magico mondo della TV non bisogna aspettarsi che siano veritieri. Sono personaggi. Appunto ognuno di loro si cuce addosso un abito, un ruolo che deve al meglio portare in scena. Arisa come personaggio della spontaneità e della veridicità lascia molto a desiderare. Qualsiasi cosa ora abbia in mente Arisa è ben peggior del precedente personaggio. Non te ne vai da un programma accusando di brogli e tutte le peggiori nefandezze e qualche anno dopo ci ritorni. Curioso che la produzione stessa di SKY l’abbia ripresa. Comunque come logica del personaggio avrebbe dovuto proprio rifiutarsi. (Inoltre, apro e chiudo questa parentesi, che razza di professionista è uno che si vanta di bere sul posto di lavoro?) Infine arriviamo alla bacchettata ieri di Manuel Agnelli ad Arisa. Il senso dei giudici in questi talent è quello di essere modelli e maestri per i candidati della loro squadra. Arisa la scorsa sera ha dichiarato di non conoscere uno dei brani che cantava uno dei concorrenti di una squadra avversaria. Ora può succedere, anche se è chiaro che tutto ciò non sarebbe dovuto accadere. Inoltre Arisa sembrava quasi offesa con il collega per la scelta fatta e ha cercato in ogni modo di girare la colpa su Agnelli che ha ben risposto per le rime. Qui sotto il video della battibecco: Arisa, quindi, si vorrebbe porre come il personaggio della sincera innocenza, la bocca della verità che dice tutto quello che pensa. Peccato che il più delle volte risulta solo artefatta la sua forzata spontaneità che offende solo il prossimo se per caso non è concorde con lei. La sincerità lascia solo spazio alla peggiore parresia che permette di dire solo ogni offesa o ingiuria che si pensa. Infine lo screzio tra Manuel Agnelli ed Arisa è culminato in un litigio nell’Xtra Factor, dove la cantante ha accusato il collega di essere maschilista. Questa è un’accusa non solo infondata, ma anche avvilente. Finiti gli argomenti contro Agnelli Arisa ha pensato bene di accusarlo di sessismo. Un’accusa non solo falsa, ma anche infamante. Arisa aveva finito le accuse e così ha usato l’accusa del maschilismo per avere ragione. Arisa dovrebbe più misurare le sue offese e magari guardarsi primo allo specchio. Semmai è proprio lei a dare un pessimo esempio di donna alle giovani spettatrici e spettatori da casa. Poco preparata, aggressiva, ubriaca sul posto di lavoro. Chi sarebbe poi quello che offende le donne? Cosa avrei risposto io ad Arisa fossi stata Manuel Agnelli? Quando la persona è niente, l’offesa è zero. Copyright del fu giudice Lady Tata, alias Anna Tatangelo. Richiamate lei SKY! Io lancio un appello per il ritorno di una più bella e non certo meno capace cantante di Arisa. In questi anni quindi abbiamo visto la parabola del brutto anatroccolo. Da povera umile, bruttina ed incompresa a cigno convinto della propria superiorità. Speriamo che questa edizione di X-Factor sia il canto di questo cigno televisivo dal nome Arisa. E tu che ne pensi di Arisa come personaggio TV?