Anime e i folli riassunti – Dr. Slump e Arale di Akira Toriyama scritto da Marco Della Corte 22 Febbraio 2017 Ciriciao a tutti! Vi ricorda qualcosa o qualcuno questo celebre saluto? Ma sì! Ci riferiamo ovviamente ad Arale, la spassosissima robottina dell’anime giapponese Dr. Slump e Arale. Un’opera di Akira Toriyama, papà di Dragon Ball, ricordata per essere uno dei prodotti più demenziali ed insensati del panorama nipponico anni ’80. Arale nacque come fumetto alla fine degli anni ’70, per poi essere trasposto come anime nel 1981. Nel 1997, arriva il turno del remake Arale 2000, giunto in Italia con il nome chilometrico di What a mess Slump e Arale. Anime, Dr. Slump e arale: la serie anni ’80 Nonostante il remake del cartone sia godibilissimo e vanti un doppiaggio italiano di tutto rispetto, l’anime originale è ricordato per alcune scene a dir poco trash, come ad esempio le cacchine parlanti e sorridenti, oppure re Nikochan e il suo assistente, due alieni con il fondoschiena sulla testa. Che dire poi dello scienziato Senbei Norimaki, alias Dr. Slump? Un 28enne dalla mente tanto brillante quanto perversa, che vuole costruire un robot femmina per compiacere i suoi piaceri “intimi”. Ma ecco che, a causa di un incidente, il robot che ne esce fuori ha sì le sembianze femminili, ma è una… Bambina! Anime, Dr. Slump e Arale:la trama Senbei Norimaki, soprannominato Dr. Slump, è un genio. E’ l’unico scienziato del Villaggio Pinguino, il paesino di campagna in cui è ambientata la storia dell’anime. Perennemente ossessionato dalle ragazze. Senbei decide di costruire un robot che, da una parte possa aiutarlo nei suoi lavori, dall’altra lo aiuti a conquistare il cuore della bella signorina Midori, maestra della scuola media che Arale frequenterà. I compagni di Arale sono tutti ragazzacci spostati, ma in fondo dal cuore d’oro: c’è la (apparentemente) dura Akane, Taro, un cafoncello dall’animo buono, e Pisuke, un tappetto fratello minore di Taro. Il povero Senbei però non ha fatto i conti con alcuni piccoli (ma non trascurabili) problemi. Come giustificare, ad esempio, l’improvvisa apparizione di Arale? Il maniacale inventore deciderà di raccontare ai suoi compaesani che la bimba è in realtà la sua sorellina minore. Arale è un robot dalla forza erculea, anzi di più! Tenete conto che con un solo pugno può spaccare l’intero pianeta a metà. Ha solo due piccoli difetti: è scema (ma del resto è un anime comico-insensato oh!) ed è miope. Per questo motivo, la piccolina sarà costretta a indossare perennemente degli occhiali da vista (ma sostituirle gli occhi con un altro paio funzionante, Senbei, proprio no eh?). Gli episodi dell’anime originale sono 243, mentre quelli del remake 74. Ad eccezione di qualche elemento od episodio diverso (tipo, in What a mess Slump e Arale appaiono Goku ed altri personaggi di Dragon Ball) entrambe le serie vivono sul nonsense più totale. Personaggio degno di nota è l’angioletto Mangi, nato da un uovo trovato da Senbei e i suoi amici nella preistoria durante un viaggio nel tempo. Mangi si scoprirà essere un messaggero di Dio inviato sulla Terra per distruggere l’umanità, in quanto troppo corrotta. L’angioletto sarà spacciato, non senza qualche difficoltà, per il fratellino di Arale. Mangi è in grado di mangiare qualsiasi cosa tranne la gomma. Sarà l’inizio dei guai per re Nikochan che si vedrà divorata la sua navicella spaziale e per questo, si vedrà costretto a rimanere sulla Terra. Come non ricordare poi la versione idiota di Superman? Stiamo parlando di Suppaman, alias Kuraku Kenta. Suppaman è un supereroe dalla morale molto discutibile, che non ha alcun super potere in realtà. Come l’uomo d’acciaio, anche lui è un alieno, proveniente dal pianeta Prugnasecca. Suppaman altri non è che un omaggio al celebre personaggio DC, verso cui Akira Toriyama ha sempre avuto una forte stima ed ammirazione (non a caso Goku adulto è palesemente ispirato a Superman). Suppaman e Arale daranno vita a sfide a dir poco demenziali, come il riuscire a toccare una deiezione, o come la chiama lo stesso supereroe sfigato: “La grande prova di coraggio del dito indice”. Da non dimenticare, inoltre, il personaggio di Obotchaman, robottino creato dal perfido rivale di Senbei, il dottor Mashirit; quest’ultimo è una parodia di Torishima, presidente della Hakusensha, che era solito cestinare le bozze di Toriyama, il quale si è voluto “vendicare” creando tale personaggio. Mashirit crea Obotchaman per distruggere Arale, ma alla fine il piccolo robot finirà per innamorarsi della sua simile. Non mancheranno poi incursioni da parte di mostri come Gamera, Godzilla e i… Power Rangers! Da citare anche i poliziotti Gala e Pagos, che in ogni episodio si ritrovano l’auto a pezzi a causa della “vivacità” della protagonista. I momenti spassosi e comici si susseguono in ogni episodio, come ad esempio i cambiamenti facciali di Slump, che da brutto e ciccione, riesce a trasformarsi in un figaccione dallo sguardo ipnotico, stile Cary Grant. Alla fine, il sogno di Senbei diverrà realtà, riuscendo a conquistare il cuore della signorina Midori ed a sposarla. I due avranno anche un figlio di nome Turbo, che come Arale e Mangi, entrerà in possesso di poteri speciali. Da ricordare come anche in Dragon Ball Super sia recentemente apparsa la piccola robottina assieme al suo papà-fratellone Senbei. E ci è mancato poco che la nostra eroina non venisse distrutta da Lord Beerus in persona! Ringraziamo Stefano Piffer da cui abbiamo preso spunto per stilare questo articolo. A seguire, il video originale dello youtuber.