American Horror Story – Cult: la recensione di Election Night, l’episodio 7×01 scritto da Alberto Muraro 6 Settembre 2017 Qual è la vostra paura più grande? Sono i ragni? Oppure si tratta del buio? Qualunque sia la risposta a questa domanda, sappiate che secondo Kai Anderson, uno dei protagonisti di American Horror Story Cult, è la paura che ci spinge all’azione, un sentimento che, prima di ogni altra cosa, è anche e soprattutto ciò che gli esseri umani amano di più, persino più di denaro e affetti. We already have you… #AHSCult pic.twitter.com/MNvkVIQelm — AmericanHorrorStory (@AHSFX) August 31, 2017 SPOILER: CLICCA QUI PER LEGGERE LA TRAMA COMPLETA DI ELECTION NIGHT! La prima puntata di American Horror Story Cult, celeberrima serie horror scritta e diretta da Ryan Murphy, è appunto incentrata sulla paura come motore delle nostre azioni, un’interessante metafora considerato che tutta la stagione (la settima, arrivata ad un anno di distanza da Roanoke) si basa sui timori che le Elezioni Presidenziali Americane del novembre 2016 hanno causato nella popolazione statunitense e nel mondo intero. Se da un lato troviamo chi la paura la vede come stimolo e propulsore, dall’altro lato c’è anche chi vede nell’elezione di Donald Trump un vero e proprio incubo capace di risvegliare brutti ricordi e fantasmi che si pensava fossero stati dimenticati: è questo il caso di Ally (una straordinaria Sarah Paulson) che con il nuovo presidente torna a rivedere i clown che l’avevano tormentata per anni, una fobia che era riuscita in qualche modo a superare grazie all’amore della moglie Ivy (Alison Pill). Election Night, questo il titolo dell’episodio, è un ottimo inizio per American Horror Story 7, che aveva bisogno di riprendersi dei pasticci con la trama dei precedenti capitoli della serie: Ryan Murphy sembra aver scelto, almeno a giudicare dalle prime immagini, un racconto lineare ma soprattutto ricco di significati e doppi sensi. Un difetto da far notare, purtroppo, è il fatto che spesso il regista scivola nella retorica, mettendo palesemente in bocca ai personaggi le sue opinioni anti-Trump, finendo così per dare vita a dialoghi troppo macchinosi e poco naturali. Per il resto, Cult tiene incollati allo schermo con un bel ritmo, una dose non eccessiva di sangue e una serie di scelte di regia che rendono le atmosfere del telefilm intriganti e inquietanti ma non eccessivamente spaventose. In breve, proprio quello che di cui hanno disperato bisogno i serial freaks più incalliti. Avete visto anche voi la puntata 7×01 di American Horror Story Cult? Che ne pensate?