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American Horror Story – Cult: la recensione di Valerie Solanas Died for Your Sins: Scumbag, l’episodio 7×07

scritto da Alberto Muraro

È possibile che la settima puntata di American Horror Story – Cult intitolata Valerie Solanas Died for Your Sins: Scumbag vi possa piacere solo ed esclusivamente nel caso in cui foste delle ferventi femministe, perchè è proprio la parità dei sessi il tema centrale di una puntata che, da molti punti di vista, rappresenta il giro di boa di questa stagione.

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La Valerie Solanas del titolo, per quelli di voi che non la conoscessero (era il mio caso, ho dovuto fare un paio di ricerche a riguardo) è stata la donna che nel 1968 sparò ad Andy Warhol, senza però riuscire ad uccidere il celeberrimo maestro della pop art. La Solanas fu l’autrice del manifesto SCUM, un testo iconoclasta nel quale si rivendicava l’importanza della donna della società a discapito del maschio dominante con uno stile provocatorio e a tratti parodistico. Il personaggio, interpretato magistralmente da una “insopportabile” Lena Dunham viene rivisto da Murphy in chiave particolarmente folle e omicida: la Solanas diviene così la leader della setta di assassine Zodiac, che si sgretolerà piano piano a causa dei deliri della sua stessa fondatrice.

Nonostante il plot twist finale, l’episodio in questione pecca proprio per l’eccessiva lunghezza riservata alla storia della Solanas, che lascia per forza di cose pochissimo spazio ad altri personaggi rivelatisi cardine nella storia come il Dr Vincent, che rivedremo finalmente messo alle strette da Ally nel prossimo episodio, Winter of Our Discontent. Trattandosi di una serie per eccellenza corale, sarebbe stato meglio accorciare la narrazione parallela lasciando giusto qualche flashback, strumento fra l’altro utilizzato spessissimo dal regista statunitense.

Resta interessante, in ogni caso, la scelta di trattare un altro argomento di attualità come il femminismo e la parità fra i sessi (curioso che l’episodio sia andato in onda proprio nel pieno dello scandalo Harvey Weinstein) anche se, a quattro episodi dalla fine della stagione, viene da chiedersi se Ryan Murphy avrà ancora tempo di chiudere completamente il cerchio e dare risposta a tutti gli interrogativi rimasti aperti dopo i recenti colpi di scena.

 

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