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Addio a Gianni Boncompagni, fu l’deatore di Non è la rai

scritto da Alberto Muraro

La notizia l’ha riportata pochi minuti fa La Repubblica in esclusiva su Twitter: si è spento all’età di 84 anni Gianni Boncompagni, celeberrimo regista e produttore televisivo toscano.

Ecco un estratto della sua biografia come riportata su Wikipedia:

Nato in Toscana da padre militare dei ruoli amministrativi e madre casalinga, a 18 anni si trasferì in Svezia, dove visse dieci anni svolgendo vari lavori, diplomandosi all’Accademia svedese di grafica e fotografia,[1] e iniziando l’attività di conduttore radiofonico per la radio svedese. Durante questa esperienza, ottenne un’intervista dal sociologo Danilo Dolci che riscosse molto successo[2]. In Svezia si sposa con un’aristocratica e ha da lei tre figlie, tra cui l’autrice televisiva Barbara. La moglie lo lascerà di lì a breve, e lui chiederà e otterrà la patria potestà, crescendo le figlie da ragazzo padre in Italia. Gianni Boncompagni è ateo: nell’intervista a Claudio Sabelli Fioretti, pubblicata su Io Donna, supplemento al Corriere della Sera del 4 maggio 2012, ha dichiarato: “Io sono sempre stato ateo e morirò ateo”.

Tornato in Italia, vinse nel 1964 il concorso RAI per programmatore di musica leggera,[3] ed iniziò a lavorare nella radiofonia RAI dove ebbe un grandissimo successo assieme a Renzo Arbore, nei programmi culto a cavallo tra gli anni sessanta e settanta come Bandiera Gialla e Alto gradimento, determinanti per la diffusione della musica beat in Italia. La coppia creò un nuovo modo di fare intrattenimento, basato sul non-sense, sulla creazione di tormentoni, sull’improvvisazione e l’imprevedibilità.

Nel 1965 debuttò anche come cantante, con il nome d’arte di Paolo Paolo, incidendo per la RCA Italiana. Sua è anche la voce nella sigla della Guapa.

Sempre nel 1965 scrive insieme a Gianni Meccia il testo per Il mondo, successo mondiale di Jimmy Fontana, che gli frutta solo nel primo anno dieci milioni, con cui si compra la prima casa[4]; tra le altre canzoni scritte da Boncompagni ricordiamo anche Ragazzo triste per Patty Pravo.

Fa parte della prima serie del programma quotidiano del mattino Chiamate Roma 3131 insieme a Franco Moccagatta e Federica Taddei, 1969.

Boncompagni, ricordiamo, fu l’ideatore di Non è la Rai, il celebre programma televisivo di intrattenimento andato in onda su Mediaset all’inizio degli an ni ’90 che vide fare il suo debutto televisivo a tantissime soubrette e star del panorama italiano, da Ambra Angiolini a Laura Freddi. Nel suo ricchissimo curriculum, fra gli altri, troviamo anche programmi tv e radio del calibro di Alto Gradimento (con Renzo Arbore), Macao e diverse edizioni di Domenica In.

Che ricordo avete di Gianni Boncompagni?