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90 Special: recensione e commento della trasmissione televisiva

scritto da Claudia Lisa Moeller

90 Special è in onda ogni mercoledì sera, su Italia UNO, dalle 21.15. Lo scopo della trasmissione è semplice: narrare con una nota di nostalgia il periodo degli anni ’90. Tutto ciò a conferma che la televisione è morta e chi la guarda cerca solo quel brivido vintage dei tempi che furono. Una specie di brivido del dejavù.

Iniziano con questo teorema: quando vedi uno show condotto da Nicola Savino, sai che questa è una trasmissione discount. Basta vedere come sono scritti i dialoghi. Gli ospiti (Jovanotti) appaiono e conoscono a malapena i testi delle canzoni che devono cantare a riprova che il tutto è stato improvvisato e fatto con il minimo di organizzazione e serietà. Una trasmissione basata sul principio insalatona dove butti tutto dentro e alla fine vedrai che ognuno trova quello che gli piace.

In più la sciatteria di 90 Special ha raggiunto il suo apogeo, quando hanno deciso di parlare a più riprese degli anni ’80. Moana Pozzi e Ilona Staller entrano con i Radicali in Parlamento nel 1987, anche se è vero che il Partito dell’Amore è stato fondato nel 1991. (Per la cronaca Moanza Pozzi muore nel 1994.) Perché poi è stato invitato Rocco Siffredi come volto degli anni ’90? Lo stesso attore ha spiegato che la sua carriera è iniziata ben prima di quella decade, egli poi tutt’oggi è il più famoso esempio di amante italiano focoso. E Malena, collega meno famosa di Rocco e che cerca di sfondare in televisione, cosa c’entra con uno special che cerca di ricordare degli anni ’90.

Il momento più imbarazzante, però, è la comparsa della girlband Lollipop che hanno lasciato la voce negli anni ’90. Perché la produzione non ha semplicemente mandato un playback? C’era proprio bisogno di mandare in onda un’esibizione scarsa?

Ci chiediamo poi perché si è scelto la triade Nicola Savino, la comica Katia Follesa e Ivana Mrazova che ha l’unico merito di essere arrivata in finale al Grande Fratello VIP. Sarebbe stato meglio mettere come conduttore o conduttrice qualche vera icona o volto noto degli anni ’90. Come Ambra Angiolini (ospite mancata per motivi climatici), vero volto degli anni ’90 con “Non è la RAI” e la brigata di nifette, o ancora perché non hanno riempito di milioni Cristina d’Avena per cantare?

Una serata evento con la band 883 che sono stati la vera colonna sonora degli anni ’90. Perfino Tonio Cartonio o Giovanni Muciacia ci avrebbero fatto piacere a noi ex bambini degli anni ’90. Anna Oxa e i suoi jeans hanno a lungo segnato il mio immaginario di cosa voglia dire “essere cool”.

Si potevano scegliere come conduttori da Elio e le Storie Tese a Martina Colombari (Miss Italia 1991) passando per Gaia de Laurentiis, insomma non mancavano volti e personaggi che sono stati in modi diversi personaggi ed espressione degli allegri e colorati anni ’90. Tutti sarebbero andati bene, ma non la triade scelta per una trasmissione che doveva svegliare l’effetto nostalgia.

Infine è deludente che non hanno nemmeno invitato uno dei quei visi famosissimi negli anni ’90 Hollywoodiani. Lucy Lawless (Xena, la principessa guerriera) assieme a Kevin Serbo (Hercules) ci hanno raccontato una nuova versione della mitologia greca e noi l’abbiamo amata e seguita fedelmente. l’ospite d’onore è stata Mietta che è giusto apparsa per cantare metà della sua hit del 1990 “Vattene Amore”. Sembra proprio che non sia nemmeno investito quel minimo per far sì che Mietta finisse di cantare tutta la canzone.

Inoltre si accenna che negli anni ’90 c’era ancora la leva militare: poteva anche essere interessante raccontare cosa significava partire per la naja. La leva, poi, sarebbe stata abolita nel 2004, quindi tutti i giovanotti che sono diventati adulti negli anni ’90 hanno ricevuto la cartolina. Il tema poteva essere affrontato con qualche serietà, invece tutto viene buttato lì alla rinfusa e si mischia tutto con tutto. Tra uova prese dalle scenografie di vecchi quiz e look di Britney Spears.

Proprio qualche anno fa MEDIASET si era già cimentata nell’operazione nostalgia, canaglia. A condurre la bellissima e veramente iconica Sabrina Salerno che ha condotto una serie di puntate per ricordare e celebrare la cultura anni ’80, della quale Sabrina è stata una dei volti più noti.

La puntata era costruita su alcuni temi e hit di quel tempo. Con molto poco il programma era sicuramente meglio costruito e pensato di questa trasmissione che riempie solo ore e ore senza andare da nessuna parte e senza divertire o far commuovere chi ancora è giovane, ma vorrebbe all’improvviso tornare a giocare con Emilio il robottino o tornare a vedersi tutte le puntate di Sailor Moon.

Infine complimenti alla battuta sulla prostituta di notte nera che lavora ai bordi delle strade. Proprio a pochi giorni da diversi servizi sul tema delle tratte delle nere.

Voto a 90 Special? 4. Mal scritto, mal pensato e soprattutto mal tutto.

E tu cosa ne pensi del programma 90 Special?