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5 casi umani da evitare come la peste durante il Fuorisalone!

scritto da Alberto Muraro

E insomma eccoci ancora qua con il Fuorisalone 2016, che con l’arrivo della primavera riporta a Milano uno degli avvenimenti più attesi, più cool, più fashion, insomma più+aggettivo in inglese dell’anno: anche stavolta, non abbiamo dubbi, la settimana degli eventi per eccellenza porterà per 7 giorni (dal 12 al 17 di aprile) nella capitale meneghina il meglio (del peggio) del design ma anche, perché no, della natura umana.

fuorisalone 2016

Già, perché l’arrivo del FuoriSalone regala a Milano anche decine di personaggi più o meno simpatici (spesso, meno) pronti a sfoggiare tutta la loro estrema antipatia e maleducazione, mascherata spesso da paroloni in inglese con la pronuncia sbagliata, boria immotivata e una generale insofferenza alle relazioni umane. Sia ben inteso, non è che tutti quelli che partecipano al Salone e ai suoi eventi siano persone orribili, ma esistono almeno 5 casi umani che puntualmente tornano a dare (pessimo) spettacolo e che vi consigliamo di evitare come la peste! Ecco quali, occhio!

 

Il/La Fashion blogger

Il fashion blogger vive di moda e parla solo di moda, il problema è che spesso e volentieri si tratta di un argomento che, ad alti livelli, non è propriamente alla portata di tutti. Se incontrate uno di questi personaggi al più classico degli apericena o degli eventi in un temporary store sappiate che vi sentirete un po’ inferiori, vestiti con quel maglioncino ceruleo pescato nel cesto delle occasioni nel tragico angolo casual di un grande magazzino [cit]. Voi fingete indifferenza, ma ad un certo punto tirate fuori il nome completamente inventato di uno stilista inesistente: le possibilità sono due, o fingerà spudoratamente di conoscerlo oppure vi darà la sensazione di essere in totale disagio. In entrambi i casi, la soddisfazione sarà immensa.

 

Il/La criticone/criticona

Quello/a che ha sempre da ridire su tutto o tutti c’è sempre, e al terzo commento piccato diventa subito insostenibile. “Quella gonna non mi piace”, “quell’evento fa pena”, “quel locale è pieno di loser”: le occasioni per lanciare una frecciatina, insomma, non mancheranno di certo nel corso del Fuorisalone, dove paradossalmente quelli vestiti in modo più particolare e bizzarro (per non utilizzare proprio il termine “cattivo gusto”) saranno poi gli stessi a cui non piacerà nulla e nessuno. Terribili.

 

L’influencer

L’influencer non è dopo tutto molto diverso dal fashion blogger, con la differenza che la sua posizione l’ha creata dal nulla, senza nessun merito apparente, tendenzialmente grazie al web: di norma l’influencer presenzia ai party più esclusivi, twitta in modo acido le cose che non apprezza della serata, instagramma anche il balcone fiorito della vicina con hashtag #FuoriSalone nonostante la foto l’abbia scattata una settimana prima, a Canicattì. L’unico che sa davvero che lavoro fa e come fa a campare nonostante si svegli all’ 1 del pomeriggio dopo la festa di turno è il suo animale domestico, probabilmente. #disagio, #tristezza, #percarità

 

Il salta fila

Quello che salta la fila a Milano è sempre in pole position: che sia dietro di voi in attesa dell’arrivo della pizza all’aperitivo, all’entrata della discoteca X o nell’affollata scalinata che porta alla centralissima Via Tortona, lo troverete sempre, pronto a fare il furbo (peggio ancora se con l’amico di turno!) sorpassandovi con nonchalance sfruttando quell’unico momento di distrazione. Il FuoriSalone è fatto anche di code, per cui vi invitiamo a portare pazienza e, in maniera decisa, a tenerli a bada dietro di voi. Fate attenzione perché con alcuni di questi potrebbero partire delle litigate epiche!

 

Il tirapacchi

In mezzo a tutta questa trascinante simpatia, fortunatamente, ci saranno anche tanti dei vostri amici gentili e disponibili con i quali almeno una serata sarebbe da organizzare. Per quanto la vostra amicizia possa essere solida, tuttavia, vi ricordiamo di fare attenzione (già sapete chi sono!) ai tirapacchi, quelli che mentre vi state finalmente asciugando i capelli vi inviano un messaggio vocale su WhatsApp per scusarsi della loro assenza, causa motivi vari ed eventuali: il mal di pancia, la zip che non si chiude, la visita a sorpresa della zia d’America che non vede l’ora di organizzare un mega torneo di canasta. Poco importa se la serata era organizzata da una vita, un buon motivo per non uscire all’ultimo momento ci sarà sempre. Se avete voglia di godervi un po’ il FuoriSalone vi invitiamo a diffidare da questo caso umano!

 

Quale di questi tipi è quello che vi sta più antipatico?

 

credit immagine di copertina: @aqua_mym