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Lo Stato Sociale – Mai stati meglio: audio e testo

scritto da Alberto Muraro

Lo Stato Sociale sono finalmente tornati: a due anni di distanza da L’Italia Migliore, la band elettropop bolognese composta da Albi, Bebo, Lodo, Carota e Checco pubblica oggi, 10 marzo, il suo terzo disco intitolato Amore, lavoro e altri miti da sfatare, un ironico ritratto della società di oggi (e dell’Italia in particolare, ça va sans dire) dal sapore davvero irrestibile.

Amore, lavoro e altri miti da sfatare è infatti un miscuglio ben dosato di diversi generi e ispirazioni, che lo rendono uno dei progetti di musica italiani più interessanti della stagione: nell’album de Lo Stato Sociale troviamo infatti pezzi dal sapore più pop (come il singolo di lancio Amarsi male), ma anche influenze rock e più spiccatamente electro-pop, un mix che rende il disco immediato e coinvolgente fin dal primo ascolto.

Leggi qui tutti i testi di Amore, lavoro e altri miti da sfatare.

Ecco audio e testo di Mai stati meglio dei Lo stato sociale: vi piace?

Testo

Non mi sento molto bene quando mi dicono
“Hai 30 anni, sei un uomo” “Hai 30 anni, sei un ragazzino”
Decidetevi

Non mi sento molto bene
“Dovresti smettere di bere, di fumare, di bestemmiare”
Ma mi diverto ad essere quello che
“Fatti una famiglia, non andare a letto tardi, non svegliarti tardi”
Relativamente tardi o relativamente presto o relativamente abbastanza
“Comunque chiama quando arrivi, compra la frutta al mercato e non mangiare troppi grassi”
Non faccio la spesa da due anni
Non mi sento molto bene, come chi prende tutte le medicine
Per dormire, per mangiare, per sorridere, per piangere, per vedere che succede
Le medicine per scopare, le medicine per non sentire niente
E chi non prende nessuna medicina perché viva la natura
Ma la natura è cattiva e poi si muore
Non mi sento molto bene quando mi dicono
“Devi passare in radio, due strofe corte, tre ritornelli, meno parole, meno idee, meno tutto”
Guarda. Se non dici niente non sbagli

Qui non c’è ritornello, mi diverto lo stesso
Qui non c’è ritornello, mi diverto
Qui non c’è ritornello, mi diverto lo stesso
Qui non c’è ritornello, mi diverto
Puntualizzo, polemizzo, mi diverto, mi diverto.

Puntualizzo, moralizzo, mi diverto

Non mi sento molto bene se esco la sera, mi rompo i coglioni
Mi metto a contare il tempo che passa tra un venditore di rose e l’altro
“Sai una volta le band erano ben altre”
“Sai una volta i politici erano ben altri”
“Sai una volta i giovani erani ben altri”
Solo tu sei rimasto il solito rompicoglioni
Non mi sento molto bene quando
“Siete peggio dei fascisti, sfruttate i posti occupati, non sapete cos’è il pane
E ogni vostro successo è un complotto, e ogni vostro fallimento sfortuna”
Questi sono e resteranno semore i migliori anni della vostra sfiga
Non mi sento molto bene
“Fai rispettare i tuoi diritti” “Smettila di volere troppi diritti”
“Ai miei tempi non ci si lamentava”
Guardali, ti consegnano un mondo di merda e fanno pure a gara a darti la colpa
Non mi sento molto bene quando in campagna elettorale esaudiscono tutti i tuoi desideri
Tipo l’allungamento del pene, una terza di seno, i Kitkat che non si sciolgono
Il cinghiale bianco, i soldi gratis, la sinistra al governo
Non mi sento molto bene quando mi dicono

“Non c’è più lavoro, non c’è più religione, non c’è più educazione, non c’è più cultura”
Non c’è neanche un cazzo di ritornello

Qui non c’è ritornello, mi diverto lo stesso
Qui non c’è ritornello, mi diverto
Qui non c’è ritornello, mi diverto lo stesso

Qui non c’è ritornello, mi diverto
Puntualizzo, polemizzo, mi diverto, mi diverto
Puntualizzo, moralizzo, mi diverto

Non mi sento molto bene ma mi diverto
Con l’hype senza sosta, gli evergreen, i classici istantanei
I regimi totalitari, i no logo, i no global, i no me stesso
Non sono mai stato meglio

Qui qui qui qui qui qui
Qui non c’è ritornello, mi diverto lo stesso
Qui non c’è ritornello, mi diverto
Qui non c’è ritornello, mi diverto lo stesso
Qui non c’è ritornello, mi diverto
Qui non c’è ritornello, mi diverto lo stesso
Qui non c’è ritornello, mi diverto
Qui non c’è ritornello, mi diverto lo stesso
Qui non c’è ritornello, mi diverto