Condannato il medico per la morte di Michael Jackson scritto da Alice Ziveri 8 Novembre 2011 Los Angeles: dopo quasi sei settimane di testimonianze e nove ore per deliberare, il verdetto del processo contro Conrad Murray, medico di Micheal Jackson, è stato pronunciato: colpevole di omicidio involontario. Murray ascolta la sentenza pietrificato, mentre LaToya Jackson, dal fondo della sala, lancia un breve urlo di gioia alla dichiarazione della sentenza. Murray fu assunto dal Re del Pop nel 2009, con uno stipendio di 150.000$ al mese, perchè curasse la sua salute e la sua messa in forma in vista del suo ritorno sul palco per il tour di 50 date, This Is It. Numerosi esperti medici si sono alternati al banco dei testimoni, chiamati in causa dall’accusa, portando prove di come, in tutto il periodo precedente quel drammatico 25 Giugno 2009, le cure di Murray fossero state al di sotto degli standard o ben al di là dei confini etici e legali. Le indagini hanno infatti portato alla luce il fatto che Murray avesse ordinato 15 litri di Propofolo, un anestetico chirurgico, da somministrare al cantante per endovena per combattere un’insonnia cronica. Il farmaco sarebbe stato somministrato casa di Jackson, pratica inaudita secondo gli esperti, e Murray avrebbe in seguito lasciato la stanza per fare delle telefonate. Una volta resosi conto che il cantante stava male, gli avrebbe fatto un massaggio cardiaco sul letto, altro metodo non consigliato in quanto la pratica richiederebbe una superficie d’appoggio rigida. Altro errore del cardiologo è stato quello di aspettare 20 minuti prima di chiamare il pronto soccorso e, per finire, di non avere comunicato ai medici la precendente assunzione di Propofolo da parte del paziente. La difesa, oltre a contestare con altrettanti esperti medici i dubbi sollevati sulla professionalità dell’operato di Murray, si è invece concentrata sulla natura attenta e premurosa del medico e ha messo in dubbio quanto dichiarato da uno dei bodyguard, ovvero che il medico avrebbe ordinato allo staff di nascondere le bottiglie di Propofolo prima che arrivassero i paramedici. Ma a poco è servito, Conrad Murray è stato dichiarato colpevole e portato via ammanettato. Rischia fino a quattro anni di reclusione e il ritiro della licenza, ma l’ammontare della pena verrà deciso ufficialmente solo con l’udienza del 29 Novembre. Ad attendere la sentenza, fuori, una folla di fan che è scoppiata in manifestazioni di gioia. “Ora mi sento meglio” ha dichiarato Katherine, madre di Michael Jackson. “Grazie America, grazie a tutti. Siete stati tutti meravigliosi.Michael era in quell’aula con noi – ecco perchè giustizia è stata fatta” ha invece commentato LaToya. Si chiude così questo capitolo tragico del Pop. Tanto amato, tanto criticato e tanto calunniato, Michael Jackson è un personaggio immortale, che resterà nei cuori di molti e nella musica per sempre.