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Sofia Sole si racconta: da The Voice al nuovo singolo Carillon (INTERVISTA)

scritto da Giovanna Codella
sofia sole carillon

Esce venerdì 15 novembre Carillon per Warner Music Italy/ADA, il nuovo singolo della talentuosa ed eclettica cantautrice Sofia Sole.

Un brano che esplora la delusione nelle amicizie mostrando come il dare troppo agli altri possa portare a uno sfruttamento emotivo e riflettendo su quanto sia importante proteggersi.

Sofia racconta, attraverso una potente metafora, la sensazione di essere privata di tutto ciò che è prezioso e autentico, proprio come un carillon a cui sono stati sottratti i gioielli più belli. La bellissima ballerina all’interno, simbolo della cantante, rimane sola e spogliata tra pareti di velluto, racchiusa in un mondo in cui ogni gesto di generosità è stato sfruttato.

Carillon costituisce un prezioso tassello del puzzle musicale che la cantautrice sta costruendo e di cui il disegno finale verrà a poco a poco svelato nei prossimi mesi.

L’artista presenterà dal vivo il nuovo brano sabato 16 novembre in Santeria Toscana 31, a Milano, in occasione di Pixie Parade, evento musicale che si distingue per una programmazione che celebra l’empowerment e l’inclusione.

Intervista a Sofia Sole

  • Ciao Sofia, grazie per essere qui con noi oggi. Puoi raccontarci da quale esigenza
    interiore è nato il tuo nuovo singolo “Carillon”?
    “Carillon” è nata dal bisogno di parlare di ciò che mi faceva soffrire in quel momento,
    ossia un’amicizia molto tossica che ha cambiato completamente il mio modo di
    approcciarmi alle relazioni.
  • Come è sorta l’idea di utilizzare l’immagine di una ballerina danzante chiusa in
    una scatola, in qualità di metafora per descrivere chi è sensibile ed altruista?
    Volevo rappresentare qualcosa che contenesse tutte le cose più belle di una persona,
    come un buon cuore. Così mi è venuto in mente il carillon, che racchiude i gioielli più
    preziosi di qualcuno. Inoltre, il mio carillon ha una bellissima ballerina che gira su se
    stessa; quando l’ho svuotato da tutti i miei oggetti personali, era rimasta solo lei, che
    continuava a girare e a intrattenermi, anche se non c’era più nulla al suo interno. Il suo
    compito era ormai privo di senso, eppure continuava ad esserci, mi rappresentava molto.
  • In che modo le delusioni in amicizia, e nei rapporti in generale, hanno influenzato
    la tua musica e il tuo carattere?
    Tra amore e amicizia, cerco di raccontare ciò che mi succede, spesso con ironia e
    dramma. Non so molto sull’amore, sono ancora inesperta, quindi mi limito a parlare
    delle poche cose che conosco o che credo di conoscere. Dare tanto significa anche
    rischiare di restare delusi, sia dagli altri che da se stessi. Mi chiedo sempre perché le
    cose non vadano mai come vorrei, e cerco di esprimere questa frustrazione al piano. Di
    carattere, tendo a cadere e rialzarmi, a volte imparo dai miei errori, altre volte no, ma
    sicuramente trovo sempre il modo di rialzarmi.
  • Hai scritto questa canzone a quattro mani con Cristiano de Vitis. Com’è nata e
    come si è sviluppata questa collaborazione nel creare il brano?
    Cristiano (in arte Victor Sane) è una delle mie persone preferite al mondo, è molto
    sensibile e condividiamo gusti simili. Ci piacciono le parole belle e intense, ma non
    banali. Una sera è venuto a cena da me, e poi ci siamo messi al mio pianoforte.
    Stavamo vivendo esperienze simili, quindi è riuscito a immedesimarsi bene e ha scritto
    il ritornello sulla mia melodia. Vorrei avere la sua capacità di associare immagini alle
    parole; la sua è pura arte. Mi sono trovata benissimo e spero di poter lavorare con lui
    ancora a lungo.
  • Come si inserisce “Carillon” nel puzzle musicale che stai costruendo o che
    desideri costruire?
    Per ora è il tassello più importante, sia a livello musicale che di immagini e di intenti.
    Rappresenta la direzione in cui voglio andare. È la prima canzone veramente intima che
    scrivo, solo piano e voce, esattamente come quando ho iniziato a fare musica, quindi è
    il primo pezzo del mio puzzle più grande.
  • Sabato 16 novembre presenterai il brano dal vivo alla Santeria Toscana 31 a
    Milano. Qual è il tuo rapporto con le esibizioni dal vivo e con il pubblico?
    Amo esibirmi dal vivo. Questa volta alla Santeria porterò con me un bravissimo
    sassofonista! Amo il jazz e vorrei integrarlo sempre di più nelle mie performance. Non
    esiste un mio live senza piano e voce, quindi non mancherà. Sono sempre stata
    fortunata perché ho sempre avuto un pubblico pronto ad ascoltare, ed è una cosa che
    mi rende felicissima.
  • Hai partecipato a “The Voice” presentando una cover del brano “People Help the
    People” di Birdy: cosa ti ha lasciato quell’esperienza?
    Sono passati molti anni, ma mi ha fatto capire che il palco è il mio posto. Ero molto
    insicura, e da quel giorno ho capito che sul palco mi trasformo in qualcosa di intimo ma
    potente. Se dovessi scegliere un sinonimo di “respirare” per me sarebbe “esibirmi”: mi
    accende e mi fa dimenticare tutto. C’è chi medita, chi piange e chi ride; io canto.
  • Qual è il verso della tua nuova canzone che pensi esprima con più forza il tuo
    messaggio rivolto agli ascoltatori?
    “Scambiamoci gli anelli, io il vetro tu i diamanti, scambiamoci promesse e poi problemi
    anche degli altri.” Questo verso rappresenta bene la canzone. Pur di far stare bene gli
    altri, spesso ci sentiamo in dovere di dare tutto e di farci carico dei loro problemi. Non ci
    meritiamo di sopportare il peggio di qualcuno solo per averlo accanto.

Biografia dell’artista

Sofia Sole ha 21 anni. Dopo aver studiato musica per più di 6 anni, partecipa a The Voice of Italy e prosegue la sua formazione al conservatorio AMDA a Los Angeles, dove approfondisce la propria conoscenza musicale e studia presenza scenica, song-writing e recitazione. 

Dopo il suo primo singolo ufficiale è Emotional, che raggiunge oltre 180 mila streaming e il 26° posto nella UK Upfront Club Chart, Sofia pubblica altre canzoni, realizza collaborazioni, calca il palco del Mediolanum Forum di Assago e partecipa al Deejay on Stage a Riccione. 

Instancabile e prolifica, adesso Sofia Sole sta continuando a scrivere musica per dare voce a un caleidoscopico universo di parole, suoni e immagini che prendono forma nella sua mente creativa. Se lo desideri, puoi seguirla sui suoi link ufficiali: Spotify e Instagram.