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Griselda: la recensione della serie TV Netflix

scritto da Chiara Giovannini

I fan di Narcos che erano rimasti orfani a seguito della conclusione della loro serie del cuore hanno ora la possibilità di visionare un nuovo show ambientato nello stesso universo. Griselda con protagonista Sofia Vergara racconta la storia della madrina della droga colombiana. In 6 capitoli lo show ci porta nel vivo degli eventi più significativi della vita delle donna che impauriva persino Escobar. Ma la visione varrà davvero la pena? Ecco la nostra recensione di Griselda.

Griselda: una serie tv non proprio riuscita

Ci spiace constatare che lo show con protagonista la simpaticissima Sofia Vergara non sia una delle serie più riuscite di Netflix. Se l’obbiettivo era quello di farci empatizzare con la protagonista, purtroppo il risultato è molto lontano da quello sperato. L’arco narrativo di Griselda Blanco, pur rispecchiando la storia vera, pare non il più interessante da raccontare sul piccolo schermo. Probabilmente si desiderava raccontare la storia di una donna che diventa la regina all’interno di un mondo fatto di soli uomini al potere che hanno cercato in tutti i modi ostacolarla. Peccato che alla fine la Blanco sia diventata una loro brutta copia. Dall’altra parte però comprendiamo che una simile scelta sia stata audace dato che non siamo abituati a vedere show con protagoniste femminili di questo tipo, mentre al contrario, siamo saturi di serie tv con protagonisti uomini che compiono scelte sbagliate in nome del potere e che vengono osannati dalle fan sui social.

“Tutto quello che faccio è per i miei figli” recita Griselda Blanco all’interno dello show, più e più volte. Vi accorgerete che la sete di potere e la brama di consolidarsi ed affermarsi su tutti vincono sopra ogni cosa, persino sull’amore materno.

La mini serie Netflix sviscera la struttura gerarchica della produzione e dello spaccio di droga tra la Colombia e Miami, quasi in ogni minimo dettaglio. I protagonisti sono i boss non i sottoposti. Quella di Griselda è una guerra per i vertici del potere, non per le briciole. Guerra che causerà tantissime vittime. La paura di perdere il potere conquistato cambierà la protagonista definitivamente, senza più possibilità di ritorno.

Interessante è la storyline che segue la polizia di Miami, in cui la poliziotta June (interpretata da una splendida Juliana Aidén Martinez) praticamente da sola inizia a sospettare e a raccogliere prove contro Griselda. Il suo obbiettivo non è quello di accusare la Blanco di produzione e spaccio di droga ma di incastrarla per gli omicidi che ha ordinato.

Purtroppo dobbiamo constatare che il trucco applicato sulla Vergara, per farla assomigliare il più possibile alla Blanco, non è sempre efficace, anzi. In alcune sequenze risulta parecchio finto. Il trucco prostetico ha coperto molte espressioni dell’attrice finendo per diventare una maschera che volendo avrebbero potuto tranquillamente non utilizzare.

Per gli amanti del genere la serie rappresenterà sicuramente una nuova fonte di intrattenimento ma purtroppo noi ci sentiamo di evidenziare che lo show non rientrerà tra i nostri preferiti dell’anno. Aggiungiamo anche che gli episodi appaiono eccessivamente lunghi e persino ripetitivi.

Vi avvisiamo che molte sequenze all’interno della serie sono state girate in lingua spagnola, sequenze che quindi troverete sottotitolate e non doppiate.

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