Il Collegio 8: chi sono i nuovi alunni? Ecco le indiscrezioni e il commento

È iniziata ufficialmente la nuova edizione de Il Collegio 8 con la pubblicazione, come di consueto, dei provini degli aspiranti alunni.

I video dei casting, disponibili da ieri su Rai Play, hanno confermato l’indiscrezione che circolava nelle scorse settimane e che aveva pronosticato la partecipazione di almeno due “volti noti” tra i collegiali.

Si tratta, nello specifico, di Carmelina Iannoni e di Aurora Costantini, figlie di due showgirl italiane: Carmen Di Pietro e di Matilde Brandi.

Ecco perché, almeno secondo il nostro punto di vista, la loro partecipazione avrebbe una connotazione negativa.

Cè il rischio, infatti, di cadere in uno spiacevole distinzione tra “figli e figliastri” nell’ambito del programma stesso. Con un’eventuale chiamata in causa delle due famose madri, gli altri collegiali potrebbero finire ai margini della narrazione.

Non perché ci sia qualcosa di sbagliato in Carmen Di Pietro e Matilde Brandi. È tuttavia inevitabile, a questo punto, che possa subentrare una disorientante classificazione tra VIP e NIP tra gli studenti nelle dinamiche degli episodi de Il Collegio 8.

Etichetta che è già di per sé qualcosa da superare nella realtà. Figuriamoci in una trasmissione che si propone di dettare messaggi d’inclusione e d’uguaglianza.

La notizia, se confermata, appare, almeno per ora, come un tentativo di hype che possa risultare appetibile per quegli stessi giornali che negli ultimi anni hanno mostrato interesse verso il programma soltanto per evidenziare il calo di ascolti su Rai 2 o per il caso di Maria Sofia Federico.

E non per il buon riscontro su Rai Play e per i sempre ottimi contenuti educativi del docu-reality.

Insomma, sembrerebbe un modo per attirare l’attenzione proprio di quelle testate che si dilettano in titoli altisonanti, consapevoli di disseminare un pensiero stereotipato e un linguaggio obsoleto.

Ciò non significa che si debbano escludere Carmelina e Aurora da Il Collegio 8, perché sarebbe anche questa una forma discriminazione, ma è necessario che venga offerto un racconto uniforme e moderno che non lasci intravedere arcaiche ed aberranti classificazioni tra gli studenti.