La casa di carta: Alcune delle frasi più belle delle cinque stagioni scritto da Elisa Baroni 5 Dicembre 2021 La casa di carta è giunta alla fine e gli ultimi episodi sono disponibile su Netflix da venerdì 3 dicembre. Oggi vogliamo fare un omaggio a questa bellissima serie con una raccolta delle citazioni più belle. #1 Si chiama nostalgia: scoprire che alcuni momenti del passato che non avevi considerato erano felici. Tokyo (Ursula Corbero) riassume con una frase qualcosa che tutti abbiamo ovvero il rendersi conto che spesso viviamo momenti felici senza accorgercene o facendolo quando ormai è tardi. #2 L’amore è sempre una buona ragione per mandare all’aria tutto. (1×03) Le parole di Tokyo ne La casa di carta rappresentano uno spunto di riflessione in cui tanti possono ritrovarsi. Quante volte per amore mandiamo all’aria la routine, la vita. Quando volte per qualcuno cambiamo i nostri programmi radicalmente? #3 Paradossale, no? Che dobbiate usare la violenza per mantenere la pace. (5×08) Palermo colpisce con questa semplice frase e riassume l’insensatezza di quella violenza che si giustifica portatrice di pace. #4 La cosa peggiore non è perdere la libertà ma perdere gli affetti. (5×09) Lisbona medita così sulla vita in una cella e su quello che mancherà di più chiusi e soli in prigione. #5 Cosa sarebbe la vita senza un po’ di rischio? È questa che la rende eccitante. (3×04) Berlino con la sua follia ci invita a vivere la vita con coraggio e imparando a rischiare. Ecco la nostra intervista a due dei protagonisti de La casa de papel #6 Nell’amore c’è sempre un orologio che fa tic tac. C’è sempre un conto alla rovescia. Non basta amare qualcuno, devi arrivare in tempo.(4×11) A chi non è mai capitato di correre dietro a qualcuno che rincorreva qualcun altro? A volte il momento è semplicemente sbagliato e spesso in amore il tempismo è la cosa più importante. #7 Le prime volte sono speciali, uniche. Però le ultime volte non hanno paragone, non hanno prezzo. Il fatto è che la gente, di solito, non sa che lo sono. (Palermo) #8 Tutti ci portiamo dentro un cecchino che mira al cuore, ma il vero terrore arriva quando il proiettile non colpisce te, ma una persona che ami. (parte 4 Nairobi) #9 Il vero caos non fa rumore. #10 Quello che non vediamo ci condiziona più di quanto ci sembri. Quello che non vediamo è quello che alla fine più ci ossessiona. (4×04) Tokyo si riferisce all’incubo di Gandia che colpisce senza essere visto ma la citazione è emblematica per i grandi dolori della vita. E voi, quale frase del La casa di carta avete amato di più?