Enula: audio e testo di Impronte dall’EP Con (torta) scritto da Giovanna Codella 19 Maggio 2021 Testo Impronte. Enula pubblica oggi il suo nuovo brano che farà parte dell‘EP Con(torta), in uscita venerdì 21 maggio. Impronte è il racconto di una storia d’amore tormentata, in bilico tra il desiderio di respingersi e l’irrefrenabile voglia di stare insieme, una relazione custodita preziosamente da chi la vive, nascosta agli occhi del mondo esterno. Il brano trasporta l’ascoltatore nell’universo musicale di Enula che dimostra, ancora una volta, una voce e una scrittura affascinante e magnetica. Alla penna della giovane artista si unisce Franco126, uno dei cantautori più interessanti e affermati del panorama nazionale, che contribuisce ad impreziosire ulteriormente il pezzo. Impronte è stato prodotto da Dardust, producer multiplatino che ha firmato alcuni dei più grandi successi degli ultimi anni. Testo Impronte di Enula (fonte Angolo Testi) E guardavamo tutto il mondo sopra un cornicione in bilico sul vuoto ma a un metro dal cielo e restavamo lì seduti in silenzio per ore come se a capirsi bastasse il pensiero le mani in faccia, le mani sulla schiena rimani questa sera o tutta una vita intera mi hai lasciato su i vestiti ma mi hai tolto tutto il resto non so se era amore o odio qualcosa di diverso Se mi ami brucia e guarda adesso siamo ancora qui abbracciati al buio e io potrei anche morire così fuori c’è il diluvio mi sembra quasi la scena di un film ma in fuori sincro, il tempo fermo in un loop che si ripete che si ripete Senza lasciare impronta senza lasciare impronta ed è già notte fonda c’è la radio che passa un valzer anni ’50 senza lasciare impronta senza lasciare impronta forse il cielo ci ascolta c’è una goccia che casca e che mi corre sul volto e non c’è traccia di te Ora siamo appesi un filo come un aquilone tra il cielo e l’asfalto tra i mortali e l’Eden mi hai lasciato su i vestiti ma hai scoperto ogni mio lato e ho sbagliato ma farei tutto da capo Se mi ami brucia mi sembra quasi la scena di un film ma in fuori sincro, il tempo fermo in un loop che si ripete che si ripete Senza lasciare impronta senza lasciare impronta ed è già notte fonda c’è la radio che passa un valzer anni ’50 senza lasciare impronta senza lasciare impronta forse il cielo ci ascolta c’è una goccia che casca e che mi corre sul volto e non c’è traccia Per quello che sento non c’è una definizione ma non serve trovare sempre un nome alle cose se a volte un abbraccio può sembrare una prigione ci siam persi chissà dove chissà dove, chissà dove Senza lasciare impronta senza lasciare impronta ed è già notte fonda c’è la radio che passa un valzer anni ’50 senza lasciare impronta senza lasciare impronta forse il cielo ci ascolta c’è una goccia che casca e che mi corre sul volto e non c’è traccia di te