Zayn insulta i Grammy Awards 2021, poi spiega le sue motivazioni scritto da Alberto Muraro 10 Marzo 2021 Nel corso della sua carriera solista, iniziata nel 2015, Zayn Malik, ex membro dei One Direction, non è mai riuscito a portarsi a casa nemmeno una nomination ai Grammy Awards. Né Mind of Mine, né Icarus Falls, infatti, sono riusciti a strappare all’Academy uno straccio di nomination. Un vero peccato, ma soprattutto un vero e proprio torto ad un artista dall’eccelso talento che, nel corso degli ultimi anni, ha scritto e interpretato pezzi splendidi. Perché, dunque, lasciarlo fuori dai giochi? A pochi giorni dai Grammy Awards 2021 Zayn ha deciso di sfogarsi contro gli ortanizzatori pubblicando un tweet al vetriolo, seguito poi da un’approfondita spiegazione. Ecco perché Zayn ha insultato i Grammy Awards Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Ginger Generation (@gingergeneration) Ecco le durissime parole dell’artista britannico: Fanc*lo i Grammys e a tutta la loro combriccola. A meno che tu non stringa la mano alle persone giuste o che invii regali, non ti daranno mai una nomination! Magari l’anno prossimo vi mando dei dolciumi!” A poche ore di distanza dal suo sfogo, con un altro tweet, Zayn ha voluto chiarire la sua posizione. My tweet was not personal or about eligibility but was about the need for inclusion and the lack of transparency of the nomination process and the space that creates and allows favoritism, racism, and netwokring politics to influence the voting process — zayn (@zaynmalik) March 10, 2021 Il mio tweet non voleva essere un’accusa ad personam né sui criteri di selezione ma riguardava l’importanza dell’inclusività e la mancanza di trasparenza nel processo delle nomination. Tutto questo crea e promuove dei favoritismi, il razzismo e dinamiche di conoscenze che influenzano il processo delle votazioni. Zayn non è certo l’unico artista ad essersi scagliato contro i Grammy. Di recente anche il collega The Weeknd ha avuto da ridire sulla manifestazione e sui suoi “mezzucci” per promuovere determinati artisti e affossarne altri.