Giulia Molino pubblica Camice Bianco: audio, testo e significato scritto da Giovanna Codella 6 Maggio 2020 Arriva a sorpresa Camice Bianco, il nuovo brano della finalista di Amici 19 Giulia Molino, disponibile sulle piattaforme streaming e da oggi, mercoledì 6 maggio, in digital download su iTunes. Un brano ipnotico e toccante, scritto dalla stessa Giulia durante questo periodo di quarantena e dedicato a tutti i medici, infermieri, OSS e volontari che trascorrono ogni giorno tra le mura di un ospedale. Audio di Camice Bianco di Giulia Molino Testo di Camice Bianco di Giulia Molino Sono quasi dieci ore che mi reggo in piedi girando tra barelle e corridoi pieni è un nemico astratto che non vedo e che non sento mi sembra di lottare si, ma coi mulini a vento tu che mi ascolti nel cielo oppure accanto non vedi sono solo un uomo con il camice bianco dammi un po’ di forza, che qui non è abbastanza ho la testa fra le mani e sono chiuso in questa stanza mi chiedono dottore quanto mi rimane con la maschera, una lacrima non fa rumore Lascia segni sul mio viso come fa una guerra e finché io sono vivo non sarà una guerra persa A volte penso che sia naturale se le gambe cedono e vorrei scappare vedo quegli occhi chiamarmi per nome senza il camice bianco siamo solo persone ci sarà un tempo per ricominciare per dimenticare tutto questo dolore ripartiremo dalla cose buone senza il camice bianco siamo solo persone A volte io ci penso a quanto stronza sia la vita e nonostante questo non mi piego mica fatica e poi sudore e poi la voglia di star bene se bene ancora senta l’eco di quelle sirene ne vale la pena, un sorriso, un solo gesto vedere che l’amore fa il suo giro e torna indietro e se mi chiedi cosa sento in questo momento ti direi paura ma comunque io non smetto Di donarmi a chi vorrebbe solo respirare a chi vorrebbe il mare ma si sente solo affogare a chi saluta un figlio con dei baci alla finestra a chi va via per sempre mentre il figlio è lì che aspetta A volte penso che sia naturale se le gambe cedono e vorrei scappare vedo quegli occhi chiamarmi per nome senza il camice bianco siamo solo persone ci sarà un tempo per ricominciare per dimenticare tutto questo dolore ripartiremo dalla cose buone senza il camice bianco siamo solo persone Ho il viso dilaniato di chi avverte l’impotenza e piango di nascosto ma non è una debolezza la sera torno a casa e tolgo il mio mantello bianco domani è un altro giorno e con un guanto asciugo il pianto A volte penso che sia naturale se le gambe cedono e vorrei scappare vedo quegli occhi chiamarmi per nome senza il camice bianco siamo solo persone ci sarà un tempo per ricominciare per dimenticare tutto questo dolore ripartiremo dalla cose buone senza il camice bianco siamo solo persone Cosa ne pensate di questa canzone di Giulia Molino?