Chi è Charli D’Amelio: la nuova superstar di TikTok scritto da Giovanna Codella 24 Marzo 2020 La quindicenne Charli D’Amelio, con 40 milioni di follower su TikTok, è una delle persone più seguite sulla piattaforma. La sua fama è decollata ulteriormente quando, pochi giorni fa, è apparsa in un video su Youtube con il makeup artist James Charles che le ha regalato un coloratissimo look. CLICCA QUI SOTTO PER ATTIVARE LA VERSIONE GRATIS DI DISNEY PLUS! Chi è Charli D’Amelio? Conosciamola meglio Charli è nata il 1 maggio 2004 a Norwalk, nel Connecticut, e ha conquistato il titolo di regina di TikTok da parte del New York Times. Al momento, però, è “soltanto” la seconda persona più seguita sulla piattaforma, posizionandosi dietro la cantante statunitense Loren Gray. Attiva Amazon Music qui sotto! La carriera di D’Amelio è iniziata sul social cinese nell’estate dello scorso anno con dei video di danza. Da allora, ha acquisito milioni di follower su TikTok e Instagram, un milione di iscritti su YouTube e oltre 725 mila follower su Twitter. Nel gennaio 2020 D’Amelio ha firmato un contratto con l’agenzia di talenti UTA. Ha poi ottenuto una parte in uno spot del Super Bowl insieme ad altre celebrità. Inoltre, ha incontrato Jennifer Lopez per creare una sfida virale legata al Super Bowl. Charli D’Amelio fa parte del gruppo di TikToker Hype House insieme ad altri 18 ragazzi, tra cui Chase Hudson, Avani Gregg, Addison Rae Sterling e la sorella Dixie D’Amelio. È stata invitata ad esibirsi nel gioco All-Star della NBA, esibendosi con gli altri membri della Hype House Addison Rae, sua sorella Dixie e la creatrice della danza “Renegade”, Jalaiah Harmon. La vita privata della famosa TikToker La sua famiglia è composta da suo padre, il senatore Marc D’Amelio, sua madre Heidi D’Amelio e sua sorella Dixie D’Amelio. Attualmente sta uscendo con un’altra star di TikTok, Cole Chase Hudson, nota anche come Lil Huddy. Charli D’Amelio è stata vittima di bullismo e di body shaming. Per questo motivo, lei e sua sorella hanno collaborato con l’UNICEF in una campagna contro il bullismo online e le insidie che si nascondo sulla piattaforma che l’ha resa celebre.