BTS – Map of the soul 7: la recensione di Ginger Generation scritto da Alberto Muraro 24 Febbraio 2020 Come si fa per diventare la boy band di maggior successo al mondo? La risposta a questa domanda ce la danno, fra le righe del loro ultimo album, Map of the soul: 7 i BTS. Ed è una risposta che fa rima con impegno, dedizione ma anche con un affiatamento che pochi gruppi oggi possono vantare. Map of the soul: 7 dei BTS, non è infatti soltanto uno degli album (già) di maggior successo del 2020, ma è anche il racconto e la celebrazione di 7 anni di amicizia. E non soltanto di duro lavoro. Map of the soul: 7: la recensione di Ginger Generation https://www.instagram.com/p/B80ucq0ChTm/ Il disco, che si apre con il rap introspettivo di Suga Shadow, dove l’artista canta di paure e paranoie personali, racconta in effetti la storia del gruppo fra luci e ombre. E anche a livello di sonorità si percepisce questo dualismo, questo costante vagare fra l’approccio più riflessivo e quello più spensierato. D’altra parte i BTS non sono soltanto delle macchine da guerra pop ma anche e soprattutto dei giovanissimi esseri umani, con fragilità e debolezze come tutti. Quello che più di ogni altra cosa li aiuta ad andare avanti e non crollare, dunque, sono i fan e la coesione del gruppo. Di questi argomenti si parla per esempio in Friends (“Sei la mia anima gemella“) oppure in Moon, la dedica pop di Jin a quell’Army che non ha mai abbandonato il gruppo. Ma c’è di più in Map of the soul: 7. In My Time, per esempio, Jungkook riflette sul suo tempo passato con i BTS, andando alla disperata ricerca di quello spazio che, forse, a causa degli impegni di lavoro non è mai riuscito a trovare. E che, come tutti gli altri membri del gruppo, si meriterebbe. Il pezzo che forse più colpisce per profondità e originale è la suggestiva Black Swan, il primo pezzo estratto dal progetto. A partire da un riff dal sapore asiatico e da una base che strizza l’occhio alla trap, il gruppo racconta di una morte e rinascita su un palco. Uno sprofondare nelle tenebre per poi uscirne più forti e temprati, seppur più cupi. Map of the soul: 7 rappresenta insomma un nuovo importante capitolo per i BTS. Un capitolo ancor più internazionale rispetto agli altri. Un capitolo fatto sicuramente di ombre ma anche di una luce intensa e brillante. Non dimentichiamoci, ad esempio, la carica e l’energia di pezzi come On o Boy with luv. Ma è anche e soprattutto un capitolo che consacrerà definitivamente la band come fenomeno internazionale. E le collaborazioni, come quelle con Sia, Ed Sheeran, Halsey e Troye Sivan, ne sono la conferma. Qui sotto trovate la copertina e la tracklist del disco, disponibile a questo link! Intro: Persona 작은 것들을 위한 시 (Boy With Luv) (Feat. Halsey) Make It Right Jamais Vu Dionysus Interlude: Shadow Black Swan Filter My time Louder than bombs ON — Title Track 욱 (UGH!) 00:00 (Zero O’Clock) Inner Child 친구 Moon Respect We are Bulletproof: the Eternal Outro: Ego ON (Feat. Sia) — Digital Only