Attacco meduse: come curare le punture

Puntuale anche quest’anno l’invasione di meduse nei nostri mari. Il riscaldamento delle acque e l’aumento della salinità sono le cause principali di questo fastidioso inconveniente estivo. Ma quanto ne sappiamo veramente? Erroneamente parliamo di puntura di medusa,ma in realtà le meduse provocano “solamente ” un’irritazione della pelle mediante i loro tentacoli urticanti. Tutto è dovuto alle cnidocisti, particolari cellule della medusa che una volta a contatto con il nostro corpo, rilasciano all’interno della pelle una sostanza urticante e neurotossica, la quale ci fa avvertire un dolore e un bruciore intenso prima e, poco dopo, un irresistibile prurito. Tutto questo non deve però spaventarci, fortunatamente le meduse dei nostri mari non hanno veleni tossici e i rimedi in caso di irritazione sono decisamente semplici.

Qualche consiglio

1. Non strofinate bocca e occhi e non grattate la zona dove è presente l’irritazione ,in quanto questa azione stimolerebbe l’attività muscolare mettendo in circolo più velocemente la sostanza tossica.

2. Evitate di lavare la parte colpita dai tentacoli della medusa con acqua dolce, questo potrebbe favorire la produzione di neurotossine in grado di causare danni a livello del sistema nervoso centrale. Evitate anche acqua fredda e ghiaccio; usate invece acqua di mare e disinfettate con bicarbonato.

3. L’uso di alcool è sconsigliato in quanto potrebbe stimolare l’apertura dei nematocisti, le cellule urticanti delle meduse .Come primo soccorso il rimedio migliore è l’applicazione di Gel Astringente al cloruro d’alluminio. Questo ha un’immediata azione antiprurito e blocca la diffusione delle tossine. In alternativa utilizzate pomate cortisoniche o antistaminiche (le seconde  sconsigliate in caso di esposizione al sole),le quali  hanno però un’azione che si  manifesta dopo circa mezz’ora dall’applicazione quando la fase acuta è già passata. Utile ricordare che tali prodotti vanno presi sotto il controllo di un medico o di uno specialista.