GDPR: ecco il significato dell’acronimo legato alla vostra privacy online! scritto da Alberto Muraro 25 Maggio 2018 Grandi novità in termini di protezione dei dati online: a partire da oggi, 25 maggio 2018, l‘Unione Europea ha infatti approvato una nuova serie di misure per permettere agli utenti maggiori tutele in materia di navigazione online, chiama GDPR. Il risultato di questo nuovo regolamento è che potrete decidere quali tipo di contenuti visualizzare e come pemrettere alle aziende di utilizzare i vostri dati. In questo modo, se lo desidererete, non sarete più costretti a farvi “targhettizzare” da parte delle aziende e, fra le altre cose, visualizzerete soltanto gli annunci pubblicitari e i post davvero in linea con i vostri interessi. GDPR è nello specifico l’acronimo di General Data Protection Regulation (in italiano Regolamento generale sulla protezione dei dati). Il nuovo regolamento ha dunque costretto le aziende a informare i propri clienti e utenti riguardo ai nuovi cambiamenti previsti. Con ogni probabilità, dunque, anche voi avrete ricevuto almeno un’e-mail di questo tipo: Caro XXX come probabilmente avrai già saputo, dal 25 maggio prossimo sarà in vigore il nuovo regolamento generale per la protezione dei dati (GDPR). In accordo con le nuove disposizioni stiamo aggiornando la nostra mailing list. I tuoi dati personali saranno utilizzati esclusivamente per tenerti informato sulle prossime uscite discografiche e sulle news promosse dall’ufficio stampa E-Grapes, attraverso newsletter periodiche inviate via e-mail e non verranno condivisi con terze parti. Se desideri annullare l’iscrizione o aggiornare il tuo recapito, puoi fare riferimento al link in fondo a questa email. Nel caso in cui nessuna azione venga intrapresa, continueremo ad inviare le nostre comunicazioni. Nella maggior parte dei casi, dunque, all’utente finale non verrà chiesto di fare assolutamente nulla. Ogni sito o azienda, tuttavia, è stato costretto ad inserire nelle rispettive mail inviate un link per permetterci di disiscriverci da mailing list o da qualunque altro tipo di comunicazione che possa risultare invasiva. Che cosa ne pensate del GDPR? Anche voi avete ricevuto una comunicazione di questo tipo?