Nell’anno del #MeToo, del Time’s Up e, in generale, di un nuovo fermento che rivendica una presenza femminile paritaria e consapevole, a Hollywood e non solo, era quasi scontato che Lady Bird non sarebbe passato inosservato agli Oscar 2018. Tuttavia non è stato così.

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Pur avendo dalla sua parte 5 nomination, il film esordio alla regia di Greta Gerwig non è riuscito a portare a casa neanche una statuetta. Come mai? L’Academy ancora una volta non è stata in grado di premiare il coraggio puntando sul sicuro? Stavolta non ne siamo così certi…

Infatti nonostante il film sia stato osannato dalla critica e dagli spettatori americani, non si può dire lo stesso dell’Europa dove il film è stato accolto più tiepidamente. Pure se con molta curiosità. Lo scarto risiede probabilmente nel modo di raccontare una storia e tratteggiare certi personaggi tipicamente americani. Motivo per cui molte ragazze d’oltreoceano si sono identificate in Lady Bird, mentre altre loro coetanee europee no.

La storia raccontata dalla Gerwig è personale, senza filtri e sincera tuttavia guardando Lady Bird abbiamo costantemente l’impressione che manchi qualcosa. Seguendo le vicende della protagonista a Sacramento, fino all’agognata New York non assistiamo a un reale cambiamento, a una risoluzione del rapporto con la madre. Ecco perché l’intero film ha l’impressione di essere uno spaccato di vita giovanile e imperfetta, narrato da una voce femminile appassionata ma incapace di creare vera empatia con il suo personaggio.

Il successo raggiunto da Greta Gerwig è straordinario, come donna e regista, così come è forte il suo messaggio. Un messaggio che tuttavia, nonostante schiettezza e sincerità, manca ancora di potenza. Motivo per cui Lady Bird resta un film da vedere, ma non un film da Oscar.

Guarda il trailer del film:

Che cosa ne pensate di Lady Bird? Vi dispiace che non abbia vinto nessun premio agli Oscar 2018 oppure siete d’accordo con l’Academy?