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Così è se vi pare

scritto da admin

Così è (se vi pare) è una commedia tratta dalla novella “La Signora Frola e il Signor Ponza, suo genero” contenuta nella raccolta Una giornata.

Il cast in scena è giovane, frizzante, pieno d’entusiasmo e arriva dalla scuola di Alta Formazione, organizzata da Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Con stupore e poesia gli attori faranno fare un giro allo spettatore tra i meandri dell’opera pirandelliana e intorno al suo nocciolo più duro, al suo tema più persistente: l’indecifrabilità del mondo che ci circonda, di tutto quello che sta intorno a noi.

Tutto un paese si affanna per sapere quale sia la verità intorno allo strano comportamento della famiglia Ponza. La curiosità nasce dal fatto che la sedicente madre della Signora Ponza, la Signora Frola, non vive con la figlia e il marito, anzi non entra neanche in casa loro, comunica con la figlia solo attraverso dei bigliettini scambiati per mezzo di un cestino calato dalla finestra.

Alla Signora Frola la gente pone insistenti domande, e la poveretta si vede costretta ad asserire che il Signor Ponza, avendo perso nel terremoto tutti i suoi parenti, ha un amore ossessivo per la moglie che gli impedisce di farla uscire di casa e di farla incontrare con la madre.

Dal canto suo il Signor Ponza sostiene, invece, che la Signora Frola sia impazzita, poiché crede che sua figlia morta, nonché prima moglie del signor Ponza, sia ancora in vita. La signora frola, quindi, scambierebbe la nuova moglie del signor Ponza per la defunta figlia: per non deludere la suocera e per non importunare la nuova moglie, il signor Ponza non permette che le due donne s’incontrino.

Poiché non c’è maniera di confutare nessuna delle due affermazioni, la gente, smaniosa di dover a tutti costi attribuire una maschera e un ruolo ben definito ai componenti di questa famiglia, non può fare altro che interrogare la Signora Ponza, convinta che solo così finalmente si possa venire a capo del ginepraio.

Per Pirandello quindi l’uomo non ha una propria essenza a priori, l’uomo diventa una persona solo sotto lo sguardo degli altri, assumendo tanti ruoli e tante maschere, quante sono le persone che lo vedono.

Bellissima la regia, con l’idea della festa con gli attori in maschera e i costumi da gran sera che con trombette, coriandoli e nasi clowneschi – quasi a simboleggiare l’assurdità della situazione – urlano e ridono, cercando di imporre all’altro la propria verità. Un’interpretazione gioiosa e farsesca, colorata, un po’ schizzata in un turbinio di gesti, di smorfie e colpi di scena

Ogni personaggio è in grado di aggiungere una angolazione diversa al problema, una visione non prevista, che si aggiunge alle altre generando dubbio, risate, sospetto.

Ben riuscita l’interpretazione della Signora Frola, una vecchietta curva che incede con fare timido, per poi rivelare la sua natura indecifrabile e regalare allo spettatore alcuni attimi di puro divertimento, tutto giocato sui tempi e sugli spazi della scena.

Teatro dell’Elfo

via Ciro menotti11, Milano

Fino al 27 Gennaio

Martedì/sabato, ore 20.45; domenica ore 16.00

Prezzi (incluso diritto di prevendita): Intero: € 21,50, ridotto€ 14,50 – martedì € 12,50 – Prenotazioni: 02 71.67.91 (11.30/20 mar/sab) – 02266.811.66 (15.30/19.30 lun/sab)

www.elfo.org

[email protected]

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