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Ed Sheeran e la formula matematica della canzone d’amore “perfetta”

scritto da Alberto Muraro

Prendi una donna dille che l’ami, scrivile canzoni d’amore. Mandale rose e poesie, dalle anche spremute di cuore”. Ce l’aveva insegnato anche Marco Ferradini negli anni ’80 con il suo Teorema: per fare innamorare qualcuno bisogna essere romantici a tratti e spietati al momento giusto. È una formula matematica, non ci si scampa.

In un certo senso, anche Ed Sheeran ha cercato di trarre spunto dai principi dell’aritmetica per comporre gran parte delle sue canzoni d’amore e dei suoi album: l’artista britannico ha infatti dato il via alla sua carriera nel mercato mainstream con l’addizione (+), per poi sviluppare la formula con l’aggiunta di una moltiplicazione (X) e, più di recente, con la divisione di Divide (÷) che, contrariamente alla formula matematica in questione, non toglie né elimina nulla di quello che già sapevamo dell’artista britannico.

Con il suo ultimo disco, infatti, Ed Sheeran si è riconfermato come il più talentuoso songwriter a livello internazionale, perlomeno per quanto riguarda il mercato mainstream della canzone d’amore. Già, perché nessuno come lui è attualmente in grado di dare vita a canzoni romantiche tanto perfette, nella loro disarmante semplicità.

E sto pensando a come le persone si innamorano in modi misteriosi
a volte anche solo sfiorando una mano

[da Thinking Out Loud]

 

Ed Sheeran non cerca per forza la frase da Smemoranda, o il bridge+ritornello facile. La sua musica non è fatta per i belli e i vincenti da passerella, quanto piuttosto per le coppie sgangherate che si conoscono per caso dopo una clamorosa sbronza al bancone di un bar di provincia. Le sue sono frasi alcoliche, che puzzano di fumo, ma sono anche le stesse che ognuno di noi, almeno una volta, potrebbe aver detto nella vita.

ogni notte che io ti bacerò, mi sussurrerai all’orecchio
noi siamo innamorati, non è vero? [da Hearts Don’t Break Around Here]

L’amore ci fa balbettare, scivolare, inciampare tutti. L’amore ci fa dimenticare chi siamo e ci fa sciogliere gli uni sopra gli altri. L’amore ci fa dubitare di noi stessi e del nostro sentimento stesso, perché amare è anche e soprattutto essere folli insieme.

Le canzoni di Ed Sheeran rappresentano dunque dei piccoli quadretti, perfetti nel loro realismo e nella loro straordinaria capacità di sfiorare i nostri timpani con la delicatezza del loro romanticismo (chitarre acustiche e pianoforti giocano qui un ruolo chiave) e la forza comunicativa della loro estrema orecchiabilità.

Il sentimento di cui parla Ed non è dunque fatto di divisione o separazione (nonostante il tema sia ben presente nel suo nuovo disco) quanto piuttosto addizione e, perché no, anche moltiplicazione. 1+1, come insegnava anche un celebre pezzo di Beyoncé, fa sempre due, perché qualunque sia l’ordine (e anche il genere) dei fattori, il risultato non cambia. L’efficacia del messaggio di Ed Sheeran risale proprio alla sua capacità di aver risolto in musica questo problema matematico facile soltanto in apparenza.

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