Maturità: non più solo un “pezzo di carta”

Ci sono novità in arrivo per tutti gli indignati e sfiduciati da quanto accaduto quest’estate per i test di ammissione all’università: presto gli studenti più meritevoli avranno dei vantaggi nell’ammissione ai corsi universitari a numero chiuso, si parla quindi delle facoltà di medicina, veterinaria, odontoiatria, architettura, scienza della formazione, e delle varie scuole di specializzazione.

Il decreto legislativo approvato dal ministro dell’istruzione Fioroni garantirà che: “Chi ha studiato non resterà più fuori dal gioco per l’accesso alle facoltà universitarie  a numero chiuso. La maturità non sarà  più soltanto un pezzo d carta ma una porta d’ingresso per il futuro. E finalmente gli studi delle superiori avranno un peso specifico”

Una riforma necessaria, dato che da sempre noi studenti siamo diffidenti nei confronti dell’istituzione scolastica, forse a causa delle ingiustizie che vediamo tutti i giorni davanti ai nostri occhi. L’ultima di queste che ha raggiunto la stampa nazionale per la sua portata è stata proprio quella delle ammissioni “raccomandate” ai test di accesso alle università, che ha lasciato fuori dai corsi a numero chiuso molti studenti che avevano brillantemente terminato gli studi superiori.

In concreto, i test di ammissione all’università constano di 80 domande, ognuna del valore di un punto. A questi, con il decreto, si aggiungono 25 punti ottenibili, per un punteggio massimo di 105. Poiché i 25 punti di bonus sono accumulabili nei tre ultimi anni delle superiori, chi si è impegnato nello studio prima, potrà beneficiare di un premio dopo, prevalendo su chi non ha studiato.

Ottenere tutti e 25 i punti, però, non è così semplice: sono necessarie tre condizioni
1)    Media del 7 nell’ultimo triennio
2)    Media dell’8 nell’ultimo anno, per le materie specifiche del corso di laurea scelto (es: matematica per architettura)
3)    Voto di maturità superiore a 80 (a patto che lo studente rientri nel 20% di migliori nella sua commissione).

Se la vedete molto dura, non abbattetevi! Si possono ottenere comunque punti anche se non tutti i criteri sono soddisfatti e, in ogni caso, anche solo la possibilità di avere un riconoscimento del proprio impegno è un bell’incentivo per tutti gli studenti.

Inoltre questo decreto ci dà la possibilità di essere veramente fautori del nostro destino, assumendoci la responsabilità del nostro impegno o non impegno. E’, insomma, un’occasione per dimostrare a noi stessi e a mamma e papà che siamo in grado di ottenere dei risultati con le nostre forze.

(fonte immagine da http://www.flickr.com/photos/wakalani/163283207/)
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