Dragon Ball: cosmologia e religione nell’universo di Toriyama scritto da Marco Della Corte 22 Gennaio 2017 Dragon Ball ha da sempre attirato l’attenzione di un vasto numero di telespettatori. Le avventure di Goku, ispirato al personaggio di Sun Wu Kung del romanzo Viaggio ad Occidente, ed al celeberrimo supereroe Superman (dallo Z in poi), hanno affascinato più di una generazione. Il più delle volte, quando si parla di Dragon Ball, si da più importanza nell’esaminare i vari livelli di combattimento dei personaggi principali, le fusioni, le trasformazioni e le origini, sia dei personaggi buoni che dei villain. Insomma, che il Dragon World sia ancora un universo da scoprire nella sua interezza, è un dato di fatto. Dragon Ball ed il suo universo: quali le possibili origini? E’ un bene che nell’ultima serie, il Super, si stia approfondendo la struttura dell’universo, così come degli esseri superiori, le divinità supreme che governano tale realtà. Eppure i più nerd e curiosi almeno una volta nella vita si saranno chiesti: come è nato il Dragon World? Da quale mitologia o religione ha preso ispirazione Toriyama? Chi è il Dio creatore di quell’universo? Del resto cosa c’è di male nel farsi queste domande, anche se rivolte ad un mondo ovviamente fittizio? Hajime Kanzaka non ha del resto tracciato una cosmogonia ed una teogonia in Slayers, la sua opera più famosa? E Tolkien allora, ne Il Signore degli Anelli? Non parliamo poi di Yoshinobu Akita nei suoi romanzi di Orphen… Ebbene, in questo articolo cercheremo di dare una risposta alle domande precitate, anche se il più delle volte cadremo in teorie ed in opinioni personali, poichè ancora molto ci è ignoto riguardo il concetto di Dio, di creazione e di metafisica in Dragon Ball. Dragon Ball: il concetto di trascendenza tra Buddhismo e Cristianesimo Prima di tutto, partiamo da questo presupposto: il concetto di divinità del Dragon Universe è prettamente buddhista. Nel mondo immaginario di Toriyama, gli dei esistono, indubbiamente, ma sono esseri mortali, anch’essi influenzati dal samsara, ossia dallo scorrere della ruota dell’esistenza. E’ un pò difficile questo concetto, che meriterebbe uno studio e degli approfondimenti a parte, tuttavia, anche il cosiddetto mondo divino (e lo stesso aldilà) fanno parte del “mondo mortale”. Lo sappiamo, può essere un paradosso, però tramite questo piccolo esempio, potrete comprendere il tutto più facilmente. Avete presente la Divina Commedia? Ok! Dante Alighieri, seppur delineando minuziosamente i regni ultraterreni (Inferno, Purgatorio e Paradiso) li pone nel Creato in maniera non trascendentale. L’Inferno è infatti sotto terra (di preciso sotto la città Gerusalemme), il Purgatorio nell’unica isola emersa dell’emisfero australe ed il Paradiso nei Cieli. Detto ciò, lo stesso concetto dei regni spirituali, può essere tranquillamente posto nel Dragon World: nella parte più inferiore dell’ “esistente” vi è l’universo, formato dalle 4 galassie: est, ovest. nord e sud; nella parte superiore gli inferi e nella parte più alta il regno divino, formato dai pianeti dei 4 re Kaioh, dal pianeta del Grande re Kaioh, dal Paradiso, dal pianeta dei Kaioshin ecc. Insomma, il mondo divino è la residenza di tutte le divinità maggiori. Dragon Ball: il Buddha e il Dio creatore Come già affermato in precedenza, l’universo dell’anime non è assolutamente il nostro. Possono esserci delle analogie riguardo la fisionomia dei continenti e dello spazio, ma è completamente una dimensione a sè stante. Dal punto di vista religioso, pare che alcuni personaggi della nostra storia, siano esistiti anche nel Dragon World, come Buddha (non a caso Crili è un bonzo e talvolta nel manga invoca l’aiuto dell’Illuminato), Einstein ed Alessandro Magno (menzionati solo una volta nell’anime). Che Siddharta sia esistito in questa dimensione “parallela”, questo non sconvolge minimamente il concetto di teologia e divinità. Del resto, come già affermato, nell’universo di Toriyama tutto è impermanente: lo stesso mondo divino! E la filosofia di Buddha si fonda proprio su questa concezione del mondo. Un pò difficile cercare “appigli” o riferimenti di natura squisitamente cristiana, in una realtà simile. C’è un Dio creatore, certo. Il suo nome è Zeno, ed è a capo di tutti gli esseri esistenti, sia umani che divini. Eppure, come divinità suprema, Zeno è davvero poco credibile. Questo strano “omuncolo” ha le sembianze di un bambino, dal carattere molto infantile, ed allo stesso tempo onnipotente. In verità, Zeno altri non è che una “macchietta”, una “caricatura” di pura comicità ideata, come sempre, dalla fervida ed ironica mente di Toriyama-sensei. Dragon Ball: ultime considerazioni teologiche Dunque, dopo questa carrellata di nomi ed avvenimenti cosmologici, possiamo tranquillamente affermare che Toriyama, seppur prendendo spunto dal basi buddhiste, taoiste e shintoiste, potremmo dire che abbia inventato una gerarchia divina originale ed a sè stante. Certo, ci sono personaggi mitologici come Enma, il giudice dei morti, oppure i 4 re Kaioh, rifacimento di alcune antiche divinità orientali (che ben potrebbero simboleggiare le 4 bestie sacre Senryu, Suzaku, Byakko e Genbu), ma sono pur sempre fusi, modificati ed incastonati in un nuovo status quo divino, completamente inventato dall’autore del manga. Alla fine, l’obiettivo di Toriyama, è molto lontano da quello dei suoi illustri colleghi Kanzaka e Tolkien. A lui non interessa approfondire il suo universo, quanto creare e giocare con quel suo mondo fantastico ed esilarante, in cui tutto può accadere. Il maestro Toriyama, in tal modo, dimostra essere un vero e proprio demiurgo che plasma la realtà a suo piacimento, non prendendo sul serio nulla, neanche gli dei! Siete d’accordo o meno con le nostre teorie? Dite anche voi la vostra riguardo la cosmologia di Dragon Ball!