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Briga presenta Talento a GingerGeneration.it: “ecco il perché di un titolo così presuntuoso”

scritto da Alberto Muraro

Contrariamente all’immagine che Amici gli ha cucito addosso, quella di un burbero ragazzo della periferia romana scontroso e spesso sfrontato, Briga si presenta a noi giornalisti in realtà con un’immensa umiltà e, soprattutto, con un’educazione estrema. Stringe le mani e si presenta a tutti, sorride. Quando lo incontriamo il suo ultimo disco Talento sta per uscire e lui, si vede, è impaziente di raccontarsi. Ecco dunque com’è andata la nostra chiacchierata con lui!

 

Ciao Briga, ci spiegheresti il titolo del disco e il suo significato?

Lo so, può sembrare un titolo presuntuoso ma non lo è a dire il vero. Io so di avere un talento, che alla fine è tutto quello che ho, e ho deciso di farlo convergere in questo mio lavoro che, in sostanza, rappresenta il mio album della maturità.

In che senso?

In questo disco ci ho messo tutto me stesso e tutto quello che ci avrei potuto mettere. Non c’è un genere solo, anche perché non mi piacciono le categorie, non ha senso parlare di me come rapper perché appartiene al mio passato, anche se non lo rinnego. Mi sento anche un cantautore adesso, ho tanto da dire. Alla fin fine, dentro all’album puoi trovare tanto il tormentone come Baciami (che fra l’altro è andato benissimo) come canzoni fulminanti tipo il pezzo con Gianluca Grignani (Nudo), oppure Bambi.

Questo disco è pieno di collaborazioni, ce ne vuoi parlare un po’?

Sì, penso che sia importantissimo che prima dell’artista venga la persone, è questo il rapporto che voglio con i miei collaboratori. Ti faccio l’esempio di Lorenzo Fragola che ha cantato con me in Rimani qui: tutto il pezzo è stato scritto da me e lui ha accettato di buon grado di cantare un estratto non scritto di suo pugno, che è una dote rara. Devi sapere fra l’altro che quando lo stavamo registrando io ero impegnato al Coca Cola Summer Festival, lui è rimasto tutta la giornata in studio ad aspettarmi fino a sera, voleva che rimanessimo insieme a discutere sul pezzo, è stato straordinario.

Alcune delle canzoni, ho trovato, avevano uno spiccato sound sanremese. Stai pensando al Festival?

Sì ci stiamo lavorando, per ora però non ci possiamo sbilanciare più di tanto.

Mattia Briga che rapporto ha con la musica? Cosa c’è nel tuo iPod?

Guarda forse ti stupirò ma io ascolto cose anche molto diverse dal rap con cui sono cresciuto, e che comunque apprezzo: adesso come adesso i miei punti di riferimento, anche a livello di ispirazione per i miei pezzi, sono i Placebo, gli Oasis e persino Tom Yorke e i Radiohead.

 

Qui sotto potete ascoltare Talento di Briga: che ne pensate di questo disco?