Uefa Euro 2016: la curiosa storia di “popopo”, l’inno dei tifosi dell’Italia scritto da Alberto Muraro 27 Giugno 2016 L’Italia ha appena trionfato agli ottavi di finale di Uefa Euro 2016 sulla Spagna, battendo gli iberici con un 2 a 0 che nessuno si sarebbe davvero mai aspettato: i tifosi nostrani, dagli spalti dello Stadio di Saint Denis di Parigi a quelli ben più modesti delle decine di piazze che hanno ospitato la diretta, si sono messi come sempre ad intonare il motivo che, ormai da anni, è il nostro marchio di fabbrica negli stadi. Ma lo sapete come si chiama davvero la canzone e come è diventata così celebre per il mondo del calcio italiano? Il pezzo originale è magnifico, intitola Seven Nation Army ed è degli White Stripes, band indie-alternative purtroppo scioltasi qualche anno fa: la canzone è diventata un tormentone nel 2005, quando i tifosi romanisti durante la partita Roma-Bruges si misero a prendere in giro un commentatore belga che aveva canticchiato il motivetto per gioire del momentaneo pareggio della sua squadra (che, alla fine, perse). Di lì il pezzo, reinterpretato come semplice “popopo” divenne famosissimo, anche grazie all’interpretazione sul palco di Sanremo 2006 del calciatore Francesco Totti. Il resto, è storia. L’inno dei tifosi italiani dagli spalti ottenne una popolarità incredibile durante i Mondiali di Calcio 2016, che videro trionfare la Nazionale degli Azzurri, anche perché venne percepito da tutti come un brano portafortuna per i risultati delle partite in corso. Un’ultima curiosità: il brano originale recita, nel testo, “li batterò tutti, un esercito di 7 nazioni non potrà trattenermi” e in quella straordinaria occasione l’Italia vinse battendo proprio 7 squadre! Interessante vero? Qui sotto potete vedere il video di Seven Nation Army e leggerne il testo e relativa traduzione: che ne pensate della storia dell’inno dei tifosi italiani? Testo I’m gonna fight ‘em off A seven nation army couldn’t hold me back They’re gonna rip it off Taking their time right behind my back And I’m talkin’ to myself at night Because I can’t forget Back and forth through my mind Behind a cigaretteAnd the message comin’ from my eyes says, “Leave it alone.”Don’t wanna hear about it Every single one’s got a story to tell Everyone knows about it From the Queen of England to the hounds of hell And if I catch it comin’ back my way I’m gonna serve it to you And that ain’t what you want to hear But that’s what I’ll doAnd the feeling coming from my bones says, “Find a home.” I’m going to Wichita Far from this opera for evermore I’m gonna work the straw Make the sweat drip out of every pore And I’m bleeding, and I’m bleeding, and I’m bleeding Right before the lord All the words are gonna bleed from me And I will think no more And the stains comin’ from my blood tell me, “Go back home.” Traduzione Li scaccerò via Un’armata di sette nazioni non riuscirà a trattenermi strapperanno via tutto prendendosi il loro tempo per attaccarmi alle spalle e la notte parlo da solo perché non posso dimenticare il via vai nella mia testa dietro una sigaretta e il messaggio che arriva dai miei occhi dice: “lascia perdere” Non ne voglio sentir parlare ognuno ha una storia da raccontare ognuno la conosce dalla Regina dInghilterra ai segugi dell’inferno e se lo prendo mentre torna per la mia strada, te lo servirò e questo non è ciò che vuoi sentire, ma è quel che farò e quel che sento nelle ossa dice: “trova una casa!” Sto andando a Wichita lontano da quest’opera, per sempre andrò a lavorare la paglia farò grondare sudore da ogni poro e sto sanguinando, e sto sanguinando, e sto sanguinando… proprio davanti al Signore tutte le parole sanguineranno da me e non penserò più e le macchie del mio sangue mi dicono: “torna a casa!”