Francesca Michielin – Di20are: la recensione di GingerGeneration.it! scritto da Alberto Muraro 12 Maggio 2016 È cominciata con Whole lotta love dei Led Zeppellin l’avventura di Francesca Michielin (per gli amici, vedasi Alessandro Cattelan, Franceschina) nel mondo della musica: tutto cominciò con quella famosa esibizione sul palco di X Factor 5, una performance che fulminò il sottoscritto e i giudici (una su tutti, la sua mentore Simona Ventura) nel corso della quale la giovanissima interprete veneta tirò fuori una grinta da leone del tutto inaspettata. Un ossimoro con i piedi, praticamente, una giovane donzella con una voce graffiata da rocker. Da lì a pochi mesi, la vittoria (meritatissima) al talent show e successivamente un paio di singoli buoni ma che non erano riusciti davvero a sfondare. Poi, un cambiamento radicale: smessi i panni dell’interprete da canzone melodica (per quanto buona, Distratto era scritta da Elisa, e si sentiva) Francesca ha iniziato a sperimentare con l’elettronica, cantando un genere che non ci saremmo mai aspettati sarebbe potuto essere nelle sue corde. E invece L’amore esiste, il primo singolo estratto dal suo secondo album Di20are, è stata un successo di critica e soprattutto di pubblico, attratto dal mood in voga (la canzone ha una composizione simile alla straordinaria Guerriero di Marco Mengoni, anche questa scritta da Fortunato Zampaglione), un accoglienza calorosa che ha permesso all’artista di sfondare finalmente in radio. Quest’album segna dunque la consacrazione definitiva per Francesca Michielin, coronata dalla partecipazione al Festival di Sanremo 2016 e all’Eurovision Song Contest 2016 con un brano meraviglioso come Nessun grado di separazione, un inno all’uguaglianza dei popoli che cresce piano piano, ascolto dopo ascolto: questa canzone, come la maggior parte dei brani del disco, sottolinea una notevole capacità compositiva da parte di Francesca che si dimostra particolarmente ispirata quando guarda verso l’estero, soprattutto grazie a pezzi come Amazing (dedicato alla forza interiore attraverso la quale possiamo superare le difficoltà), o ancora tramite la dance sincopata di diVento e il folk appena accenato di Nice to meet you, che chiude magistralmente il disco rendendo omaggio alle 4 Non Blondes di Linda Perry. Di20are è il disco della maturità di Francesca Michielin, che superati i confini dell’adolescenza si può permettere di mescolare sonorità e generi, osando con testi e video cripitici (vedasi l’esempio di Battito di ciglia, la cui clip strizza l’occhio all’onirico Nel paese delle creature selvagge) che alzano l’asticella rispetto alla media degli artisti italiani della sua età, tendenzialmente fedeli ad un target di teenager che in certi casi, per motivi commerciali, obbliga a brani più “facili” ma dal minore impatto emotivo. Mentre tutti gli altri si prodigano a citare estati senza fine ed aperitivi sulla spiaggia, infatti, Franceschina ci racconta l’affascinante teoria dei Sei gradi di separazione, attraverso la quale ci viene spiegato che tutti siamo collegati agli altri esseri umani da un massimo di 6 connessioni. Posso dunque ritenermi fortunato: chi vi scrive è della provincia di Vicenza come lei, è dunque un onore per me essere così vicino (almeno idealmente!) ad una cantante riuscita a tirare fuori un disco di questo livello. Cosa ne pensate di Di20are di Francesca Michielin? Tracklist Nessun grado di separazione L’amore esiste Lontano Amazing E’ con te Almeno tu Tutto questo vento Tutto è magnifico Un cuore in due Battito di ciglia 25 febbraio Io e te Sons and daughters Divento Nice to meet you