Marco Mengoni: il nuovo singolo estratto da Le cose che non ho è Solo due satelliti (audio e testo) scritto da Alberto Muraro 26 Aprile 2016 Inarrestabile Marco Mengoni che dopo il grandissimo successo riscosso con Ti ho voluto bene veramente e Parole in circolo ha deciso di estrarre un nuovo, fenomenale singolo dal suo ultimo progetto discografico, intitolato Le cose che non ho: la scelta stavolta è ricaduta su Solo due satelliti, uno dei brani più intensi di tutto l’album scritto in collaborazione con lo straordinario Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Marco Mengoni ha confermato ai fan l’uscita del terzo estratto tramite uno speciale post pubblicato su Facebook pochi minuti fa, accompagnato dalla seguente didascalia: “Siamo solo due satelliti che si crederanno liberi Su quest’orbita si gira senza mai uscirne fuori” Nel giorno della nostra data zero, voglio essere io a comunicarvi che il nuovo singolo è SOLO DUE SATELLITI e che uscirà venerdì! Buon #Mengonilive2016 ESERCITO! Le buone notizie per tutte le fan dell’artista di Ronciglione però non sono finite qui: questa sera prenderà infatti da Montichiari il via il nuovo tour del cantante vincitore della terza edizione di X Factor, GingerGeneration.it vi terrà aggiornati appena avremo maggiori info sulle canzoni in scaletta! Qui sotto potete ascoltare Due satelliti di Marco Mengoni e leggerne il testo: che ne pensate di questa scelta? Testo In quale parte del corpo ci potremmo incontrare senza andare lontano per poterci sfiorare? Ti ho annusato le mani e ho sentito che mi ami. Ti ho baciato sugli occhi ed ora mi riconosci. Come quando avevo voglia di incontrarti anche per sbaglio per le strade di un paese che neanche conoscevo: mi perdevo ed ero certo che ogni volta tanto poi, ti ritrovavo. Come quella notte in cui mi hai detto: “Voglio andare via!” ho sbattuto questa porta ed ora basta e così sia. Un istante dopo ti eri persa e per le strade già io ti cercavo. Non c’è posto in cui può smettere questo nostro folle amore. In quale parte del mondo ci potremmo lasciare per andare lontano senza mai più tornare? Ti ho lasciato le mani per scordarmi il domani e ti ho perso negli occhi mentre già mi mancavi. Come quando avevo voglia di incontrarti anche per sbaglio per le strade di un paese che neanche conoscevo: mi perdevo ed ero certo che ogni volta tanto poi, ti ritrovavo. Come quella notte in cui mi hai detto: “Voglio andare via!” ed ho chiuso gli occhi con la testa bassa e così sia. Un istante dopo ti eri persa e per le strade già io ti cercavo. Non c’è posto in cui può smettere questo nostro pazzo amore. Non c’è posto poi per l’ombra dove batta forte il sole. Siamo solo due satelliti che si crederanno liberi su quest’orbita si gira senza mai uscirne fuori. E come in quella notte in cui mi hai detto: “Voglio andare via!” ho sbattuto questa porta ed ora basta, e così sia. Un istante dopo ti eri persa e per le strade già io ti cercavo. Non c’è posto in cui può smettere questo nostro folle amore. Non c’è posto poi per l’ombra dove batta forte il sole. Siamo solo due satelliti che si crederanno liberi. Su quest’orbita si gira senza mai uscirne fuori fuori.