Sanremo Giovani 2016: Irama – Cosa resterà (TESTO e VIDEO) scritto da Laura Valli 4 Febbraio 2016 Per la prima volta le nuove proposte sono state scelte con un talent che è andato in onda su Raiuno, e in quell’occasione sono stati resi pubblici tutti i testi dei brani che si sfideranno sul palco dell’Ariston durante il 66° Festival di Sanremo. La kermesse canora quest’anno si svolgerà da martedì 9 a sabato 13 febbraio 2016 e sarà presentato per la seconda volta da Carlo Conti. Di seguito potete trovare il testo e il video del brano Cosa resterà, inedito con cui Filippo Maria Fanti, in arte Irama (che in malese significa ritmo), concorrerà a Sanremo Giovani 2016. Il suo stile fonde hip hop e musica melodica, mentre il testo autobiografico narra di un momento difficile della sua vita. IRAMA – COSA RESTERÀ Volevo nascere senza pensieri Senza le crisi di panico quando penso troppo Volevo correre più forte degli altri Come per dimostrarmi che potrei farlo il doppio Volevo dirti che ti aspetto qua Volevo dirtelo ma no, non ti ho avvisata E me ne resto da solo Con il mio orgoglio che uccide quello che voglio Sapendo che è una cazzata Volevo soltanto essere parte di un gruppo Sentirmi come voi accettato in tutto Ma poi iniziai a farmi di brutto Tornando a casa distrutto Gridando dentro al cuscino per nascondere l’urlo E no, che non ti dico cosa provo no Sono i miei testi che lo provano Nella mia penna perché Prendi una birra e siediti che ti racconto di me Di come quando davanti a un problema scappo Non è che non sia uomo ma a volte vorrei essere un altro Quante notti in bianco che ho fatto per la mia musica Dormivo sopra il banco sognando una vita unica Di quelle che ti svegli e realizzi che non sei solo Che ciò che gridi troppe persone lo fanno in coro Dite pure a quegli stronzi che non mi accontento Che ho ambizioni troppo grandi per restare fermo Io che piango, io che rido, io che grido e basta Io che cerco di convincermi che tutto passa Io che vi racconto la mia storia come fosse solo mia Io che sgrano ancora gli occhi quando entro in galleria E no, che non ti dico cosa provo no Non siamo fatti per restare soli Forse è l’unica ragione per cui siamo ancora qua E no, che non ti dico cosa provo no Non siamo fatti per restare soli Dimmi che cosa resterà Non me ne frega se mi manca la morale Anche se vado con altre non vuol dire che non ci tenga a te Lo so che sono un po’ egocentrico se parlo di me Lasciami perdere se cerchi un’altra storia clichè Non sono un uomo vissuto ma sono un uomo che vive Che si dimentica tutto ma si ricorda due rime Io che mi fermo a sentire l’odore di un libro nuovo Che poi non riesco a finire perché per tutto mi annoio Non sono fatto per te, non sono fatto per loro Non sono fatto per viverti né per stare da solo Con più gioielli di te ma meno classe Convinto che stare in strada non mi cambiasse Ma la vita non è un film, non c’è un lieto fine Nessun colpo di scena, nessuno divide La parte dove vedi tua madre mentre sorride O quella dove stringi un ricordo fatto di spine Io che, io che piango, io che rido, io che grido e basta Io che cerco di convincermi che tutto passa Io che vi racconto la mia storia come fosse solo mia Io che sgrano ancora gli occhi quando entro in galleria E no, che non ti dico cosa provo no Non siamo fatti per restare soli Forse è l’unica ragione per cui siamo ancora qua E no, che non ti dico cosa provo no Non siamo fatti per restare soli Forse è l’unica ragione che non ci dividerà, e no Ma nessun altra è come te, come te, come Ma nessun altro è come me, come me, come So che sei fatta come me, come me, come Che nessun altra è come te e no Ma nessun altra è come te, come te, come Ma nessun altro è come me, come me, come So che sei fatta come me Dimmi che cosa resterà Che ne pensate si Cosa resterà?