Claudio Baglioni – Il Mondo scritto da admin 21 Gennaio 2016 l’uomo che corre l’ora del gallo polmoni che gonfiano le costole di un’aria di metallo e gomiti di treno sarà più mulo o cavallo i piedi si spaccano di collera martelli sul terreno lasciai per sempre a questo braccio destro un portafortuna d’acqua incandescente feci l’amore il primo insieme a una senza guardarla mai né dire niente vidi il diavolo più volte in faccia misi i guantoni e scaricai giù botte guidai fischiando sulle gomme a caccia del mio Brigante di Strada bianco nella notte dagli il via falla scorrere la pazzia dentro me che mi grida o la corsa o la vita dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dove fugge e va dove non fu mai dagli il via a questo uomo che va. l’uomo in cerca del suo destino polpacci si tendono più solidi di ruote di mulino e grandine di cuore in un diluvio assassino ricade giù e srotola le vertebre cingoli di trattore mi ubriacai di una città polacca e vodka e vento e non sarei tornato rubai e costò una mano e uno spavento bruciai una macchina e il mio passato fui tra luoghi santi e spogliarelli portati un jet nei corridoi dei cieli sorpresi donne a sciogliersi i capelli come poterne sapere odori e gli altri peli dagli il via fagli prendere la sua scia che non c’è solitudine quando si è soli dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dove fugge e va dove non fu mai dagli il via a questo uomo che sa l’amore e ama meno che sa il dolore che si dà pioggia e veleno e sempre va e muore dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dagli il via dagli libertà a quest’uomo che va