Joy: la recensione di GingerGeneration.it del film con Jennifer Lawrence scritto da Federica Marcucci 18 Gennaio 2016 “Non pensare che il mondo ti debba qualcosa perché non è così”. Joy è la storia di un grande successo, ma anche quella di una serie di dolore sconfitte in una società in cui solo pochi fortunati sono premiati dei loro sforzi. David O’ Russell richiama la sua squadra vincente (Lawrence, Cooper e De Niro) per dare vita a un biopic di una delle imprenditrici più potenti degli Stati Uniti: Joy Mangano (tra l’altro anche produttrice esecutiva del film). Un personaggio complesso, quanto tenace in grado di raccontare alla perfezione una parabola di vita miracolosa, è il caso di dirlo, proprio come il mocio da lei inventato. Retorico, scontato? Secondo noi no, nel momento in cui riusciamo ancora ad appassionarci a una storia – semplice quasi come una favola – di una persona, qui una giovane donna, che ce la fa. Una storia raccontata attraverso gli occhi di una nonna che vede nella nipote Joy (Jennifer Lawrence) un dono speciale e insieme la promessa di un riscatto per una famiglia disastrata. Niente false speranze, sappiamo bene che il vecchio detto “chi si impegna ce la fa” non funziona poi sempre… eppure ci appassioniamo alle vicende di questa moderna eroina che alla fine e nonostante tutto, ce la fa. Un’eroina sì, perché Joy è figlia, madre e moglie (ex) con tutte le responsabilità che ne derivano. Un elemento che ci fa piacere vedere finalmente valorizzato nel modo giusto anche grazie all’interpretazione di Jennifer Lawrence che le ha fatto guadagnare la nomination all’Oscar. Decisamente giovane (forse troppo) per il ruolo, la nostra Jen recita in modo misurato e carica la sua Joy Mangano di un’intensità che va oltre i suoi venticinque anni. Peccato invece per il personaggio di Bradley Cooper (che recita nella parte di Neil Walker) che forse poteva essere più che un semplice comprimario, superato invece da Édgar Ramírez che interpreta l’ex marito di Joy, Tony. Superbo come sempre Robert De Niro, mostro sacro del cinema che dimostra ancora una volta una grande professionalità e un grande senso dell’umorismo mettendosi a fianco di una schiera di attori giovani e talentuosi. Unico neo la colonna sonora: i pezzi scelti sono molto belli, ma poco incisivi. Inoltre ci dispiace non aver ascoltato la canzone dei Rolling Stones You Can’t Always Get What You Want che avevamo sentito nel trailer. Avete visto Joy? Che cosa ne pensate?